Dettagli Recensione

 
La vita uccide in prosa
 
La vita uccide in prosa 2019-01-02 18:28:52 ornella donna
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    02 Gennaio, 2019
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un grigio impiegato dai molti segreti

Torna Norberto Melis in La vita uccide in prosa di Hans Tuzzi. Melis è l’investigatore partorito dalla sagace penna di Hans Tuzzi. Dall’ultima indagine è passato da commissario a vicequestore, sposato con una donna molto bella e molto colta, Fiorenza, con la quale ha la passione per l’etimologia e l’amore per la musica classica.
Siamo a Milano nel 1988, e il nostro protagonista si trova davanti ad un imprevisto, dove vi è:

“Un padre che non è un padre.

Una bissa che non è una bissa.

Ma il morto, quello, è morto davvero.”

Davanti alla propria villetta nell’hinterland milanese viene trovato morto un oscuro impiegato del catasto, Maggiorino Agosto. Geometra, un uomo all’apparenza innocuo, rimasto vedovo due anni prima di Rosa, caduta in giardino, dove aveva sbattuto la testa, vive con il padre, anziano, invalido, incapace di intendere. Chiamata d’urgenza per accudire il padre superstite, Augusta Agosti, la sorella, non riconosce in colui che si trova davanti il proprio padre. Ma allora chi è costui? E chi è in realtà il morto? Quali segreti nasconde? Qui:

“Qui tutto diceva incancrenita tristezza. Grigia triste prosa.”

Le piste da seguire sono tante, rivelatrici di sorprese inaspettate, come la vita, che qui è come:

“un triste jazz sporco, un jazz, aveva scritto qualcuno, dove la tromba è il lamento di un pianto senza lacrime.”

Di particolare importanza sono i tempi in cui il romanzo si svolge: il 1988, dove:

“L’anno, iniziato per la piccola Italia con il delitto del Canaro, finiva per il Grande Mondo con l’URSS in dissoluzione con quattro anni di ritardo sulla fatidica data orwelliana.”

Un noir di grande raffinatezza, scritto ed elaborato con uno stile filosofico e ricercato. Colte le citazioni che intervallano spesso la narrazione. Un giallo di qualità, per una lettura di gran fascino ed alta elevazione.



Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Consigliato a chi ama i gialli di Hans Tuzzi, come Un enigma dal passato.
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Identità sconosciuta
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Incastrati
Valutazione Utenti
 
3.8 (1)
Tatà
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Intermezzo
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il mio assassino
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
La vita a volte capita
Valutazione Utenti
 
4.3 (3)
Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.1 (3)
La prova della mia innocenza
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Volver. Ritorno per il commissario Ricciardi
Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli