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Un'arte delittuosa
Sara Kim Fattorini, nata a Seul in Corea del Sud nel 1972, è stata adottata da una famiglia milanese, è cresciuta lì e nel 2017 ha pubblicato La chimica dell’acqua. Ora torna in libreria con Delitto ad arte, un ottimo noir ambientato nel mondo dell’arte contemporanea. Un libro intenso, molto potente, che rivela un’ottima conoscenza dei meccanismi che regolano tale mondo:
“A lei mancano decisamente i tasselli principali per ricostruire il puzzle completo del mondo dell’arte contemporaneo. Mi sembra che sia un po’ ingenuo …. Lo sa quanti soldi girano in questo microcosmo? Lo sa che quando lavoro il mio unico amico è il denaro? Credi che la fiera mi paghi perché mi affezioni ai clienti?”
Incontriamo nuovamente anche Guglielmo Corona, detective, già protagonista del libro precedente:
“un bell’uomo, molto diverso da quelli che era solita incontrare alle fiere d’arte, la maggior parte dei quali erano milionari annoiati e volgari, gay che si atteggiavano a critici d’arte”.
Ora deve occuparsi di un caso tanto intricato quanto difficile. Infatti il miliardario collezionista d’arte, David Fairchild, che:
“era un signore di una certa età che avanzava appoggiandosi a un sottile bastone d’avorio sulla cui impugnatura troneggiava la testa di una scimmia”,
tornando nella sua casa milanese, trova la sua moglie Eleonora orribilmente soffocata e poi disposta in modo grottesco come una famosa opera d’arte:
“Era un’opera di Maurizio Cattelan, intitolata A perfect day. (…) L’assassino aveva posizionato lo scotch riproducendo la stessa identica immagine di Cattelan. “.
Ma chi era veramente Eleonora? Era:
“Una donna schiva fin da ragazza, che si concedeva poco alle persone, ma che – nelle rare occasioni in cui si lasciava andare- appariva come lava incandescente. Catalizzava l’attenzione di tutti con il suo sguardo da Monna Lisa, gli occhi dello stesso colore delle rocce sullo sfondo del celebre ritratto.
Ma era anche una donna glaciale, viziata e capricciosa, che non sembrava nutrire alcun sentimento di amicizia o affetto nemmeno nei confronti di suo marito. Era solo ossessionata dalla forma, dall’eleganza e dalla bellezza.”
Il detective si muove con sapienza in un mondo rarefatto, tra Miami e Milano, in un’atmosfera di vita patinata, dove ciò che viene mostrato ed esibito non è mai ciò che è nella realtà, tra decadimento morale e altri interessi economici.
Un giallo ben orchestrato e pensato, tra personaggi vivi e reali, ben descritti. Una prosa vivace e frizzante, per un libro avvincente ed intrigante.