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Fate il vostro gioco
 
Fate il vostro gioco 2018-10-28 14:51:28 luvina
Voto medio 
 
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Stile 
 
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Contenuto 
 
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Piacevolezza 
 
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luvina Opinione inserita da luvina    28 Ottobre, 2018
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Un morto che parla

“Fate il vostro gioco” è il settimo capitolo (se si escludono le raccolte) della serie creata da Antonio Manzini che ha come protagonista il vicequestore Rocco Schiavone. Leggere questo romanzo è come ritrovare un vecchio amico che si vede ogni tanto ma del quale si sa un po’ tutto, tant’è che riconosco all’autore l’abilità di farci conoscere non soltanto gli aspetti legati al suo lavoro (cioè la trama gialla in sé) ma anche quelli più umani e caratteriali del protagonista. Nello scorso “Pulvis et umbra” c’è stato un punto di frattura per Rocco sia nel lavoro (il pm Baldi non si fida più di lui) sia nel privato e si è trovato ad affrontare tradimenti e perdite proprio dalle persone che riteneva più vicine. Da qui è scaturita la svolta intimista che meglio viene narrata in quest’ultimo libro; Schiavone è più malinconico, generoso, sempre graffiante ma se possibile ancora più disilluso di prima, sente tutto il peso della vita ormai alla soglia dei cinquant’anni e forse la voglia di punti fermi (“La mia vita ora è questa. E’ inutile pensare a Roma…quegli anni se ne sono andati, Brì “). E così si chiuderà alla fine di questo romanzo la vita romana di Schiavone, persa in quel fatidico “7/7/2007”, con la vendita della casa e l’abbraccio con la suocera.
Per quello che riguarda la trama del giallo, Manzini ci porta nel mondo disperato della ludopatia, slot poker e casinò, con il brutale omicidio del pensionato Romano Favre. Schiavone si troverà ad affrontare la dipendenza al gioco di persone a lui molto vicine ma nonostante questo riuscirà a trovare l’assassino e a smascherare un giro di riciclaggio di denaro sporco. Ma non finisce qui: Favre è “un morto che parla” e mai come in questo caso Schiavone non ha le idee chiare “…Ricominciamo daccapo. Non ci abbiamo capito niente, Deruta. Forza al lavoro.” Poi si gira la pagina ed è BIANCA. Manzini con questo colpo di scena finale ci offre una garanzia ed un bellissima notizia: il nostro amico Rocco Schiavone ci verrà presto a trovare di nuovo.

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