Dettagli Recensione
Un ottimo giallo
E' uscito da poche settimane il terzo romanzo di Gigi Paoli, “La fragilità degli angeli”, della serie che ha per protagonista il giornalista della cronaca giudiziaria Carlo Alberto Marchi.
Un giorno come tanti, durante un'ordinaria serata al giornale, la redazione del Nuovo viene scossa dalla sconvolgente notizia della sparizione di un bambino di soli quattro anni. Mentre la procura e la squadra mobile indagano freneticamente, il nostro protagonista Carlo Alberto dovrà scrivere notizie veritiere e possibilmente esclusive sul drammatico caso che si sta trasformando in un nuovo incubo per Firenze dai tempi del “mostro”.
Anche stavolta ci troviamo di fronte ad un romanzo ben scritto e che può vantare un narratore simpatico che, mentre ci mette a conoscenza di un interessante e scabroso caso investigativo, ci rende un pochino partecipi della sua vita, con uno stile fresco e ironico.
Potrebbe apparentemente risultare molto simile a decine di altre proposte editoriali uscite negli ultimi anni dalla penna di autori italiani: un bel protagonista che indaga a vario titolo su un caso giallo ed uno stile brillante e piacevole. Ed in effetti, non si può negare che diversi elementi in comune a questi altri ce li abbia. Perché leggere anche Gigi Paoli allora? Non ne abbiamo già abbastanza di questo filone? Ecco, secondo me, i gialli di Gigi Paoli hanno qualcosa in più: una trama molto ben strutturata. Sono dei gialli classici avvincenti, coinvolgenti ma non assurdi, affermazione che purtroppo non si può sempre ripetere per gli altri autori italiani che si sono dilettati con vari commissari, vicequestori, ghost-writer, medici legali e così via, che magari vantano protagonisti altrettanto simpatici ed affascinanti ma di solito sono carenti nella costruzione di una buona storia investigativa.
In conclusione quindi, un ottimo giallo, che consiglio a tutti gli appassionati del genere.