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Noir e cucina
Filippo Venturi pubblica per Mondadori Il tortellino muore nel brodo. Un noir enogastronomico in terra di Romagna tra manicaretti di ogni specie che hanno reso famosi nel mondo questi luoghi.
Noir e cucina: un connubio che va, attualmente, di gran moda: di cui il panorama letterario è molto ricco.
Riassumendo la vicenda vede tre personaggi: Emilio Zucchini, ristoratore, Nicola Fini, suo amico, padre separato in grande difficoltà, e Joe Solitario, un cantautore disperato, che nella stessa mattinata e alla stessa ora, progettano
“la rapina del secolo”,
in grado di mutare le loro grame esistenze. Ai tre si aggiungono, come se di per sé non fosse già sufficiente, due malviventi dai nomi curiosi: Cico Pop e Mangusta. Tali sono i presupposti che, ovviamente, prendono nell’immediato un risvolto imprevedibile.
La lettura e lo stile è giovane, fresco, ironico e procede speditamente. Tuttavia la vicenda narrata e costruita non ha attirato le mie attenzioni, provocando una lettura alquanto insulsa e banale. Uniche caratteristiche positive sono un’ironia tagliente e la considerazione del cibo come metafora del mondo. Per chi piacciono tali tematiche…
Metafora di un vivere positivo e godereccio. Ma non basta però a rendere più piacevole la narrazione.
Indicazioni utili
- sì
- no