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Una nuova poliziotta
Gian Mauro Costa, dopo aver firmato la serie di libri che avevano visto protagonista il radiotecnico Enzo Baiamonte, che in difficoltà economiche inizia ad accettare vari lavoretti per aprire uno studio di investigazioni; ora torna in libreria con una nuova figura femminile, Angela Mazzola, poliziotta che anima il libro Stella o croce.
Una figura di poliziotta, nuova ed intrigante, un po’ sui generis, che tende a sorvolare su quelle che sono le regole del commissariato, per attuare iniziative strettamente personali. Con una perfetta conoscenza di quell’ambiente particolare che è Palermo, in cui:
“Era stata , perché adesso sembrava essere stata venduta, più che al diavolo tout court, ai variopinti demoni del commercio. Il reticoli di vicoli e viuzze si era trasformato in una fitta ragnatela costituita dapprima da negozi etnici (avevano fatto da apripista in zone considerate a rischio dai palermitani) e poi dai pub e dalle trattorie che avevano dato vita a magazzini fatiscenti o ex bordelli in disarmo. Palazzine sull’orlo del collasso, ancora abitate da indigeni superstiti e residenti stranieri ammassati, erano state affiancate da edifici ristrutturati, sontuosi negli interni e riportati, all’esterno, all’imitazione degli antichi splendori. In molti degli appartamenti resuscitati erano state avviate floride attività di bed and breakfast popolate da turisti affascinati dai luoghi comuni tanto da accontentarsi, talvolta , anche dei bagni in comune. (…) E la fauna assumeva di volta in volta le sembianze meglio adatte alle offerte.”
In questo contesto avviene un omicidio tanto brutale quanto inspiegabile: una parruccaia viene trovata morta nel suo negozio. Lei era un personaggio molto noto nel centro di Palermo, perché oltre a lavare, pettinare i capelli di artisti, travestiti e di donne più o meno ricche, più o meno in terapia oncologica, si comportava con i suoi clienti con gentilezza ed affetto, distribuendo a tutti consigli e suggerimenti. E allora? Dopo una prima investigazione che non porta a nulla, i superiori di Angela vogliono chiudere l’indagine. Troppo pochi indizi che conducono ad un’empasse dell’indagine. Ma Angela non si dà per vinta, ed inizia una ricerca personale con pochi mezzi, nel tempo libero, scoprendo un mondo assai diverso da quello prospettato.
L’autore formula il ritratto di una poliziotta giovane e pimpante, brillante, amante del sesso senza troppi coinvolgimenti emotivi, del buon vino e della buona cucina, molto legata agli affetti familiari d’origine, molto intelligente e perspicace. Non si parla di mafia in questo romanzo. Ne scaturisce una lettura veloce, bella, per un giallo dalle caratteristiche “classiche” nella trama e nell’investigazione; ma molto bel congegnato e strutturato, ricco di colpi di scena, che animano brillantemente il tessuto narrativo.