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un gatto investigatore
Aria di neve di Serena Venditto è un bel giallo, un’appassionante storia di sentimenti, di amori, e anche di …. Un delitto!
C’è “aria di neve” in questo libro, ovvero:
“Aria di neve, certo. Quando tu sai che qualcosa accadrà non perché qualcuno ti dice, ma perché senti profumo diverso intorno a te.”.
E di profumo diverso percepisce parecchio la protagonista del libro, Ariel, una ragazza italo-americana che vive a Napoli. Lavora come traduttrice, ed è innamorata del “Bell’Andrea”, poliziotto che un giorno le combina un disastro! Fugge via tra la notte e il giorno, svuotando completamente l’armadio a lui riservato, senza una parola, una spiegazione. Lei è preda dello sconforto, della rabbia, ma soprattutto non riesce più ad abitare in quell’appartamento tutto bianco, che la soffoca. Ne trova un altro, una stanza in condivisione con altri tre ragazzi, Malù, Samuel, e Kobe; rispettivamente
“un’archeologa molisana che legge gialli dalla mattina alla sera e ragiona come Sherlock Holmes, un pianista giapponese geloso come un siciliano da barzelletta, ma dalla parlata elegante quanto sgrammaticata.”.
E anche:
“Samuel di madre nigeriana, laureato mancato, che fa il rappresentante per gelaterie.”.
A completare il quadro Mycroft, un gatto nero bellissimo
“con un pelo lungo e folto, e due occhi verdi insolitamente tondi (…). Mostrando un ciuffo di peli bianchi sul petto, proprio tra le zampe anteriori.”.
Completa il quadro:
“la portiera che fa domande in latino e la vicina di casa musicista e bella come una fotomodella.”.
All’interno di questo ambiente, Ariel cerca di raggiungere, almeno, una parvenza di serenità e ci riesce fino a quando il clima idilliaco viene bruscamente interrotto dall’apparente suicidio di Teresa,
“alta almeno 1,80, chioma bionda brillante e vaporosa, pelle bruna, occhi ammalianti, un fisico da fotomodella inguainato.”.
Un suicidio che non ha spiegazioni. Ma è proprio tale o qualcuno ha abilmente camuffato ed indotto in errore? I quattro protagonisti sono sconvolti, ed Ariel ancora di più, perché è in quest’occasione che rivede colui che tanto l’ha fatta soffrire, ed ora si dice pentito e sofferente.
Il libro è anche una commedia piacevole ed ironica, ricca di personaggi a cui il lettore non può non affezionarsi. Si respira e si vive, si condivide gli spazi e le emozioni in questo libro. Un caleidoscopio di musica, di colori, di riferimenti cinematografici e letterari. Un testo ben scritto, giovane, frizzante. Una lettura veloce, che appassiona e colpisce.