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La taxista Debora Camilli
Nora Venturini, regista teatrale e sceneggiatrice. Ha esordito nella narrativa con L’ora di punta (2017), la prima indagine della taxista Debora Camilli. Ora pubblica Lupo mangia cane, una vicenda triste, amara, dove:
“questa è una guerra tra poveracci. E’ la miseria che li porta a divorarsi a vicenda, come lupi affamati… (…) E dove non arriva la legge degli uomini, vige quella della giungla. Perciò (…) il lupo, più forte, ha la meglio sul cane. Ma in fondo non sono altro che due animali resi feroci dalla propria fame e dall’avidità dell’uomo.”.
E’ una fredda sera di novembre quando Debora, taxista, poliziotta mancata, trovatasi davanti alla stazione Termini, si accorge di un grande assembramento di persone. E’ stato scoperto un cadavere: un extracomunitario accoltellato, dopo essere stato brutalmente picchiato. Debora sente un richiamo immediato; lei, infatti, ha superato il concorso da viceispettore di polizia, ma dopo la morte del padre è stata costretta a prendere il suo posto sul taxi Siena 23. Inizia, in questo modo , una indagine parallela a quella del commissario Edoardo Raggio, a lui assegnata, verso cui Debora nutre anche un debole.
Un testo che racconta, con precisione, il mondo attuale degli “invisibili”: quelli che vanno a mangiare alla Caritas, quelli che lavorano in nero, sfruttati e mal pagati, senza nessuna garanzia.
Bello e simpatico è il personaggio di Debora: lei è inquieta, orgogliosa, e a tratti rabbiosa, non riesce a portare avanti nessuna relazione sentimentale, racconta continuamente bugie, è disorganizzata, ma è arguta ed ironica nelle sue indagini.
Un giallo molto ben strutturato, sia nella trama che nella caratterizzazione dei personaggi. Un dipinto accurato della realtà e della quotidianità attraverso i meccanismi e le regole del giallo. Uno stile veloce, frizzante ed ironico, che non può non essere apprezzato dal lettore. Un’ottima lettura.