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Un diario nel diario tragico e nero
Ketty Monaco, giovane autrice nata ad Arona, ha coltivato ben presto il suo interesse per la letteratura, con una spiccata preferenza per il giallo e per il thriller. Il Profumo del perdono è il suo primo romanzo edito. Una storia toccante, dove i toni del giallo e del rosa della narrazione sono abilmente mescolate e tratteggiate.
Il libro è ambientato in un piccolo e quanto mai caratteristico borgo del Piemonte:
“E’ un caratteristico borgo, contornato da splendide vigne, in uno dei comprensori turistici più interessanti della regione. Sulla sommità della collina di questo comune, un castello nobiliare trecentesco domina dall’alto il borgo sottostante, ed è simbolo indelebile di questo paesaggio.”
Un luogo quasi paradisiaco, il cui nome è sempre omesso, all’interno di una natura incontaminata, dove non succede mai niente. O quasi. La pace e la tranquillità sono infrante dal rumore angosciante di un omicidio, quello della giovane Laura, brutalmente uccisa in un bosco ai margini della città, Tutti sono sgomenti ed increduli, in specie la madre Giulia . Non sa darsi pace né spiegazioni dell’accaduto. Le indagini sono condotte con abilità e maestria, da un giovane commissario, Augusto. Un uomo:
“non molto predisposto all’ordine. Ma con una scrittura leggibile, lineare, molto semplice, anche questo tipico del carattere di quell’uomo”.
Un diario, quello della vittima, inizia a fare un po’ di luce in tanto buio. Anche se… Laura aveva una relazione clandestina con un uomo molto più vecchio, sposato e professore nella stessa scuola da lei frequentata. E’ lui il colpevole? La madre non si dà vinta e con l’aiuto del commissario scopre verità sconcertanti.
Il libro è un diario, quello della madre della vittima, alternato con quello della figlia. Un buon giallo scritto con una buona grammatica. La storia prevede colpi di scena. I personaggi sono pochi e descritti nel suo intimo e nella sua caratterizzazione. Nel complesso un buon elaborato.