Dettagli Recensione
Una rapsodia tutta torinese
Gregorio Fracchia pubblica con la casa editrice Mondadori L’altro suono dell’ombra, un libro in cui la musica la fa da padrona, unita ad una trama gialla alquanto inusuale. Sullo sfondo il riserbo dei salotti torinesi, che nascondono sempre un velo di crudeltà tanto inclemente quanto violenta.
Infatti l’autore, noto chitarrista che si dà alla narrativa, in questo caso, con un noir a sfondo musicale che si svolge dietro le quinte della colta e discreta società torinese, tra le mura ovattate del Conservatorio e i salotti ben frequentati. Tutto parte dalla pubblicazione di uno spartito inedito, per giungere a una morte e alle conseguenti indagini.
Tra i personaggi, fortemente caratterizzati anche grazie a diversi registri linguistici, si notano un chitarrista omonimo di nome Andres Segovia- forse un omaggio dell’autore al grande maestro andaluso- una fascinosa Pm, e un tignoso commissario che indagano sul caso. La ricerca del colpevole procede a ritmi serrati, passa attraverso alcuni cambi di prospettiva alquanto singolari e stupefacenti, alla fine trova una sua naturale soluzione. Un finale che stupisce per la sua originalità e per il contesto in cui è inserito.
Un libro giovane e frizzante, scritto con uno stile pulito ed avvincente. La raffigurazione perfetta e precisa della società torinese è resa con particolare abilità e conoscenza in tutti i suoi difetti e i suoi pregi. Il mondo musicale tratteggiato con cura e sapienza, non può che affascinare e rapire il lettore in una rapsodia infinita, tutta da gustare e da vivere.