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Il gioco del carnefice
 
Il gioco del carnefice 2018-03-01 18:50:19 ornella donna
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    01 Marzo, 2018
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Crimini orrendi in montagna

Ivo Ferrero pubblica Il gioco del carnefice. Ivo Ferrero è nato a Torino, laureato in archeologia, ha svolto per molti anni attività di ricerca presso il Gruppo Archeologico Canavesano. Pubblicista, ha pubblicato parecchi libri sull’archeologia. Vive a Montpellier, dove si occupa di archeologia sperimentale.
Ho letto le recensioni di altri utenti su questo libro, che stroncano senza replica la lettura del testo. A parte che se non amo un libro, smetto di leggerlo e finisco lì. Non capisco perché esprimere giudizi così negativi. Personalmente ho trovato la lettura frizzante e briosa, mai noiosa, e anche avvincente e precisa, soprattutto nelle parti che sono attinenti al tema dell’archeologia.
In un piccolo paesino della montagna piemontese la tranquillità che la caratterizzano è scomparsa, travolta da macabro ritrovamento di pezzi umani, quali una mano, un orecchio…. A cui inevitabilmente fanno seguito omicidi brutali e violenti, come quello della donna usuraia. Il commissario che opera nel piccolo borgo si chiama Donnarumma, le cui origini del suo cognome sono inequivocabili. Lui non è preparato, non ha abilità investigative, e non fa altro che urlare ed inveire contro i suoi sottoposti. Così viene inviata in suo soccorso una donna specializzata in criminologia, francese: Denise Aragon. Denise con precisione indaga,ma contemporaneamente vive un grande amore appassionato. Così i due amanti, un vecchio affascinante e colto professore e lei, in una vecchia, ma calda baita, giungono alla soluzione, inaspettata e sorprendente.
Un ambiente ben delineato, dove non mancano vecchi rancori ed odi mai dimenticati di un passato mal celato. Un mondo, quello dell’archeologia, dove non sono esenti l’invidia, l’astio tra colleghi, in cui la sete di arrivare e di guadagnare surclassa l’amore per la cultura e la precisione degli studi. Su tutto si posa l’intrigante velo della nostalgia per i tempi antichi, che non sono più, ma che rivivono negli studi e nelle competenze di chi sceglie di occuparsene con metodo ed amore. Un’ottima lettura.

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