Dettagli Recensione
Patto di sangue e sabbia
Secondo libro della trilogia del male. Ha tutta una prima parte che racconta la giovinezza del protagonista e, visto che è anche un notevole salto indietro nel tempo, ti chiedi come mai questo sia il seguito del primo volume. Poi, nella seconda parte del libro, tanti tasselli si chiudono e comprendi meglio la storia se effettivamente hai letto il primo volume, anche se non ritengo che sia indispensabile per apprezzare questo giallo che è davvero bello. Ben congegnato. Ben strutturato. Ben composto. Ben scritto. La trama sta in piedi per conto proprio. E’ molto importante però entrare in sintonia con il protagonista e leggere la prima parte della trilogia ti dà un valore aggiunto indispensabile per apprezzare pienamente l’opera. Notevole è la capacità dello scrittore di rallentare il ritmo della narrazione, pur di creare quel senso di attesa e, nello stesso tempo, quel senso di urgenza nel lettore che lo invoglia a proseguire anche se la lettura è indubbiamente impegnativa. Importanti sono i temi storici sullo sfondo, i temi sociali che sono intrecciati nella storia, i risvolti psicologici. Perché tutto è una specie di corsa, di ricerca, in fondo al buco nero dell’anima, perché è in quel punto che si deve tornare, il punto che in tutti i modi si era cercato di dimenticare. Perché se è vero che libertà è poter scegliere tra luce ed ombra, non raggiungi la vera libertà finchè non ti si sono chiusi tutti i cerchi che ti tormentano l’anima.
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Commenti
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Invece il libro mi ha conquistato. Grazie per la bella recensione.
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