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Il rumore della pioggia
 
Il rumore della pioggia 2018-01-18 13:55:32 lapis
Voto medio 
 
4.5
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
5.0
lapis Opinione inserita da lapis    18 Gennaio, 2018
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“Era solo una storia di fantasmi”

In un panorama letterario che vede nascere ogni giorno nuovi commissari e risolutori di omicidi, l’esordio letterario di Gigi Paoli si distingue per qualcosa che il lettore amante del genere fatica ultimamente a trovare: originalità.

Protagonista è infatti, come l’autore stesso, un giornalista di cronaca giudiziaria. Non un eroe della carta stampata, però, capace dalle proprie pagine di risolvere misteri e rivelare verità sfuggite ai più, come in qualche thriller d’oltreoceano. No, Carlo Alberto Marchi è un eroe imperfetto, un eroe della quotidianità, con le sue interminabili processioni per i corridoi del Palazzo di Giustizia a caccia di notizie, le sue difficoltà di padre single e quel lavoro così impegnativo, che sa cannibalizzare ogni forma di tempo libero, lasciando come avanzo un mucchietto di sensi di colpa. Dalla sua parte ha solo la curiosità, la passione e l’onestà intellettuale di uomo che, per professione, sa osservare la realtà ed è capace di raccontarla con semplicità.

Quel che colpisce di questo romanzo, prima di tutto, è proprio lo stile. I periodi sono brevi e di scorrevolissima lettura. Il linguaggio è lineare, pulito, efficace. Il ritmo incalzante e magnetico. Uno stile semplice, piacevole; giornalistico, forse, si potrebbe dire.
E come un’inchiesta giornalistica, in fondo, si svolge anche l’intreccio. Tutto parte dall’efferato omicidio di un commesso di antichità religiose. Da un lato, si susseguiranno i capitoli scritti in prima persona dal giornalista, a inseguire le possibilità, i vicoli ciechi, le storie che da quel mistero si snodano. Dall’altro, i capitoli dedicati alle indagini tradizionali, al lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine, attraverso cui si concretizzerà la verità.

Una trama ben congegnata e interessante, che rimane ancorata ai meccanismi del reale ed i cui punti di forza sono proprio la familiarità dell’autore con il mondo della carta stampata e con le atmosfere fiorentine. È infatti proprio nelle parole dedicate alla città che, a mio avviso, si hanno le pagine più belle del romanzo. Una Firenze a tinte fosche, avvolta da un grigio cielo novembrino e sferzata da una pioggia incessante. Una Firenze lontanissima dai tradizionali percorsi rinascimentali così cari ai turisti, ma piena di vicoli stretti, scorci angusti e visi minacciosi imprigionati nella pietra dei palazzi. Una Firenze gotica e misteriosa.

“Quella città era come il labirinto degli specchi che si trovava ogni tanto nei vecchi luna park: ovunque ti girassi, qualunque cosa guardassi, niente era davvero come sembrava. Né le cose, né le persone”.

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Commenti

6 risultati - visualizzati 1 - 6
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Bella recensione. Io ho letto il libro seguente di Gigi Paoli, che si intitola Il respiro delle anime. Non so se l'hai letto, ed è bellissimo. Mi ero ripromessa di leggere anche questo, Il rumore della pioggia e la tua recensione mi ha rafforzato nella mia intenzione.... Purtroppo ci sono così tante belle novità librarie... Una continua ed incessante tentazione!!! Grazie.
ornella
Ciao Manuela! Questo tuo bel commento mi fa ben sperare perché " Il rumore della pioggia" sarà la mia prossima lettura :-)
Un caro saluto
Chiara
Concordo. Giallo italiano davvero bellissimo.
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lapis
20 Gennaio, 2018
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Che sorpresa, non sapevo ci fosse un seguito, sempre con protagonista Carlo Alberto Marchi.
Hai ragione, la lista è sempre lunghissima, ma questo me lo segno di sicuro!
Grazie della segnalazione, Ornella!
In risposta ad un precedente commento
lapis
20 Gennaio, 2018
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Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensi, Chiara! Vedrai, si divora in un sol boccone :)
Un caro saluto anche a te.
Manuela
In risposta ad un precedente commento
lapis
20 Gennaio, 2018
Segnala questo commento ad un moderatore
La curiosità per questo romanzo nasce proprio dalla tua bella recensione.
Grazie mille, quindi, Marika, non solo per aver letto il mio commento ma soprattutto per avermi permesso di scoprire questo bel giallo, per una volta davvero nuovo.
Ciao,
Manuela
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