Dettagli Recensione
Un crimine ogni 7 secondi
Il romanzo si apre con una scena enigmatica, descritta con ritmo incalzante e stile fluido e scorrevole: più di due mesi prima della 'scomparsa', l'avvenimento che fa da perno a tutto il costrutto narrativo, l'estroso ed elegante ispettore Voger, si ritrova, durante una notte deserta, d'inverno, a meno otto gradi, mentre una nebbia ghiacciata 'ingoia tutto' e rende difficile qualsiasi spostamento, in un ospedale psichiatrico di un piccolo e apparentemente tranquillo paesino di montagna; Voger è in stato confusionale ed ha i vestiti macchiati di sangue, non ricorda perchè si trova lì, ma è certo che non avrebbe dovuto esserci. Dopo l'attraente incipit, il lettore penetra e rimane coinvolto in una storia inquietante, efferata e dalle molteplici sfaccettature; una ragazza di 16 anni, Anna Lou è scomparsa nel nulla, come volatilizzata; un giorno qualunque, esce di casa per andare ad un appuntamento in parrocchia a 300 metri, ma non ci arriverà mai. La giovane, secondo l'opinione di tutti era una studentessa modello, dedita alla famiglia e alla chiesa; molto probabilmente conosceva il suo aggressore. Siamo in un paesino di montagna, chiuso e bigotto, molto dedito alla religione, dove conta l'apperenza e i segreti rimangono chiusi in casa. Viene interpellato l'ispettore Vogel, un agente speciale molto particolare, dal passato burrascoso e non del tutto limpido; personaggio cinico e acuto che segue la sua strada senza pensare agli altri; attento in modo maniacale all'abbigliamento che risulta ricercato in qualsiasi circostanza, anche quella più cruenta. L'agente speciale ha un'altra caratteristica che sarà un elemento incisivo in questa triste storia, sa usare i mezzi di comunicazione di massa, appare in televisione spesso, sa quando servirsi del giornalista assetato di notizie che tengono incollati i telespettatori al video. Avviene un crimine ogni 7 secondi, ma solo pochi hanno effetto mediatico, un caso, tante puntate, successo per la televisione; ai media bisogna dare in pasto cronache succulenti, il pubblico 'è una bestia feroce. E famelica'. Questo è quello che succede al caso della povera Anna Lou. Televisione e giornalisti sono descritti approfonditamente, un mondo spietato che irrompe nella storia, che non dà tregua ai familiari, agli amici, a qualsiasi presunto colpevole; e Vogel è nel sistema. Non mancano neanche i 'turisti dell'orrore', quelli che vanno a visitare i luoghi dove c'è stato un cruento omicidio descritto dai media, enfatizzato dalla televisione, come se si andasse a vedere un museo, una mostra d'arte o quelle piazze, chiese e città meravigliose di cui l'Italia è ricca.
Voger è comunque testardo e capace, la piccola comunità montana mette a disposizione i pochi mezzi di cui dispone, si aprono numerose piste, arrivano varie testimonianze, poi l'agente speciale risove il caso, trova il mostro da dare in pasto alla stampa ma una telefonata rimette tutto in discussione.
Il romanzo è caratterizzato da tanti personaggi e vari sospettati, uno stile brioso e scorrevole, una trama interessante che presenta numerosi momenti di suspense, ribaltamenti della ricostruzione della storia e scene impreviste. Molti hanno parlato di 'finale scontato' o 'si capiva', io (devo ammetterlo) alla fine ho detto: 'non me lo aspettavo'!