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Una Torino insolita
Alberto Tondella pubblica il suo primo libro intitolato Romanzo ignorante. Com’è bella Torino. A volte: è un noir che già nel titolo racconta di come sia particolare per poi ribadirlo nel sottotitolo. E’ un noir ritmato, vivo, mai cupo, pieno zeppo di ironia.
Il protagonista di questo libro è Leo Morelli, proprietario di un’agenzia di marketing a Torino, denominata La Tortuga. E’ un uomo single, e con le donne ha solo “sporadiche avventure”. Il suo socio è Matteo, per modo di dire, uomo
“tanto geniale quanto irresponsabile che trascorre spensieratamente le proprie giornate fra riunioni creative e serate movimentate.”.
I due gestiscono il lavoro alternandolo ad una vita notturna e privata decisamente movimentata. A seguito di un servizio fotografico per un cliente, Leo scopre che le sue telecamere hanno inavvertitamente registrato una scena strana con un’affascinante e bella ragazza dai capelli rossi e un paio di uomini armati che la minacciano ai Murazzi a Torino. La sua curiosità viaggia freneticamente, ed inizia così delle indagini: nella sua nuova vita da investigatore coinvolge anche alcuni personaggi che fanno parte del suo quotidiano, come il barista Antonio che dispensa perle di saggezza; il tuttofare Oreste che è una sorta di “rain man” del quartiere; ma soprattutto è lui, Leo, a rimanere coinvolto in una storia molto più intricata e pericolosa di quanto potesse sembrare a prima vista.
Parallelamente si sviluppa una storia corrispondente che vede protagonisti dei ragazzini diciottenni, abitanti in un piccolo paesino del biellese, che vogliono raggiungere la notorietà diventando razzisti e patrioti estremi, prefissandosi di espellere tutti gli extracomunitari. E per far ciò compiono azioni tanto dimostrative quanto fallimentari. Il finale è da cardiopalmo e vedono un incontro convergente in un unico punto.
Il tutto racconto con capitolo brevi, piccoli flash, andate e ritorni temporali e carrettate di ironia sia stilistica che nei contenuti. Insomma è davvero un romanzo tutto da godere, che esprime bene tutte le caratteristiche del genere.
Il romanzo è avvincente, e la lettura procede spedita. I personaggi, in particolare, colpiscono per la loro eccentricità, accendendo la curiosità e il divertimento nel lettore. Un noir che contiene in sé notevoli spunti sulla quotidianità e sull’attualità, trattati sempre con ironico distacco. Curiosità suggerita dallo stesso autore:
“L’aggettivo “ignorante” accostato al suo romanzo è stato messo lì proprio a voler dimostrare di non volersi prendere troppo sul serio. Lui è infatti affascinato dalle persone e dai microcosmi che si portano dietro ed è per questo che ha scritto questa storia.”.