Dettagli Recensione
Un Noir Dolce e Delicato
Si apre il sipario e ... Bentornato caro commissario Ricciardi, dice l'autore al suo personaggio. Bentornato e sempre il solito, triste, sofferente, solo, lento nei gesti ma veloce nel percepire le sfumature delle situazioni e delle emozioni; attento ai dialoghi, alle singole parole, conoscitore dell'animo umano, delle passioni, dei sentimenti; sempre tormentato dalle sue visioni, percepisce le ultime emozioni e parole dei morti di morte violenta; gli appaiono i trapassati ancora sofferenti, ancora tumefatti, appaiono quando vogliono e Ricciardi non può farci nulla. In questa nuova avventura è sempre affiancato dal fedele brigadiere Maione, onesto lavoratore, sensibile e orgoglioso; fondamentale anche l'aiuto del dottor Modo, medico che analizza i cadaveri con estrema meticolosità, personaggio simpatico, brillante, un po' ribelle e grande frequentatore di bordelli. I due personaggi secondari vengono descritti in maniera più approfondita ed entrano nella storia con maggior incisività. Ci sono anche tante donne: Enrica Colombo, la dolce vicina amata dal commissario, la bellissima Livia, rimasta invischiata nella rete del potere suo malgrado, figura sofferente e fascinosa, Bianca, nobile e delicata, ma testarda e determinante nel finale inaspettato di questa intricata storia.
Siamo a Napoli, durante gli anni del fascismo (presenza sotterranea ma dispotica e minacciosa), la vicenda si svolge tra il pranzo di Natale e i botti dell'ultimo dell'anno. Non è ancora arrivato il freddo pungente anzi una strana nebbia avvolge e ovatta tutta la città, rendendola stranamente silenziosa; i napoletani la nebbia non la conoscevano.
Una storia principale si intreccia con altre due di uguale importanza.
Al teatro di varietà, molto amato dal popolo partenopeo, sul palcoscenico, davanti al pubblico, il grande attore Michelangelo Gelmi spara alla propria moglie, come da copione, ma il colpo non è a salve, la donna muore all'istante; l'uomo si dichiara da subito innocente ma le prove sono tutte contro di lui; lui ha sparato, lui è un attore verso il declino e in età matura, lei era bellissima, giovane, nel pieno della carriera, forse amava un altro e voleva lasciare il marito. Sembra che il cerchio sia già chiuso e il caso risolto ma al commissario qualcosa non torna, un particolare che gli sfugge, le ultime frasi che ha percepito, un misterioso bigliettino...
La dolcissima Lina picchiata in modo impietoso, si presenta all'ospedale e chiede del dottor Modo che la riconosce: è una prostituta da lui frequentata. L'autore descrive, nei particolari, con quale crudeltà un mostro ha inveito sul suo corpo e sul suo bel volto. Forse la sfortunata non ce la farà. Da questa triste apparizione ne emerge, andando a ritroso, una storia toccante, capace di far vibrare le corde più profonde dell'animo umano, di analizzare i meandri più complessi della psiche. Le poche frasi che la poverina riesce a pronunciare, rendono ancora più enigmatica questa vicenda.
Il commissario Ricciardi è innamorato, forse questa volta riuscirà a dichiararsi, per poter vivere una vita più ... normale, ma forse è anche in pericolo e non sa di esserlo; ma anche questa è un'altra storia.
Sparisce la nebbia, volano via le rondini, arriva il freddo, a Napoli finalmente si prendono i cappotti, i cappelli, le sciarpe, ci si copre ... e con i botti dell'ultimo dell'anno arriva anche la soluzione di tutti questi misteri.
Dalla proficua e briosa penna del maestro del giallo-noir, quest'ultimo romanzo di De Giovanni, profondo e brillante per stile e contenuto, è da non perdere.
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |