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La svolta decisiva del commissario Ricciardi
Maurizio De Giovanni ha appena pubblicato Rondini d’inverno, una nuova indagine della serie dedicata alla narrazione delle prodezze del commissario Ricciardi. Ricciardi, con il suo animo inquieto e malinconico, e quel dono, o condanna, di poter catturare le ultime parole e sensazioni delle vittime di morte violenta, è un personaggio molto amato dal pubblico. Quindi:
“Ciao, Ricciardi. E’ stato meraviglioso incontrarti ancora una volta.”.
Rondini d’inverno è un romanzo particolarmente importante per la serie, se si tiene conto che è ambientato nel mondo del teatro, e più precisamente nel particolare genere della canzone-sceneggiata tanto cara ai partenopei.
Napoli è allegramente intrappolata fra la digestione del Natale appena trascorso e l’attesa per l’imminente Capodanno: i teatri di varietà sono pieni di gente, alla ricerca di divertimento e di emozioni, e, come ogni sera, Michelangelo Gelmi si prepara a
“sparare a sua moglie”.
L’attore sta infatti recitando in una canzone sceneggiata, che prevede che lui uccida la moglie con un colpo di pistola, ovviamente a salve, all’interno della finzione scenica. Quella sera Gelmi fa partire un colpo, ma
“dalla canna della pistola esce un sottile fumo”
E
“l’attrice viene proiettata all’indietro, scomposta, i piedi sollevati da terra, le braccia larghe.”.
La sua interpretazione della morte è ben diversa, normalmente,
“assai più realistica ed inquietante, anche perché sul corpetto bianco del costume si allarga un’ampia macchia scura.”.
Fedora Marra, compagna di vita e di palcoscenico, viene, così, uccisa. Lui è disperato e proclama a gran voce la sua innocenza, ma in tanti lo giudicano, al contrario, colpevole: l’uomo, non più giovane, da tempo subisce un declino professionale e ogni sua speranza di continuare a rimanere sulla cresta dell’onda è legata a Fedora, più giovane di lui e al momento al culmine della carriera, una vera stella. Fedora, inoltre, è probabilmente innamorata di un altro e forse è in procinto di lasciare il marito, che di conseguenza si ipotizza aver reagito in modo micidiale. Tale versione non convince il commissario Ricciardi, che nel frattempo è a una svolta decisiva della sua vita sentimentale e che deve, in quanto tale, indagare con molta accortezza, distratto, invece, da accadimenti personali e da una insolita nebbia ch abbraccia Napoli, quasi a nascondere un drammatico colpo di coda. Pagina dopo pagina, Rondini d’inverno, trascina il lettore tra indizi, prove, colpi di scena, immersi in una Napoli suggestiva ed unica.
L’autore ripresenta in questo libro la sua caratura narrativa, appassionata e malinconica, col migliore e più amato dei suoi protagonisti. Questo è molto più di un libro noir: è una storia intrigante in cui parallelamente viaggiano la trama del giallo, la Napoli degli anni ’30 del secolo scorso, città altera ed inquieta, e il destino di tutti i personaggi, ivi presenti, tutti avviluppati in un vorticare di sentimenti che si contrastano e si incrociano. Una bellissima storia.