Dettagli Recensione
Un posto al sole
Che l'immaginazione di Ferdinando Carcavallo sia alquanto fervida, lo si capisce fin da subito. Che l'umorismo sia
una delle sue armi migliori, lo si percepisce col passare delle pagine. La storia, dal canto suo, monta pian piano,
gradualmente, passando da un'usuale ambientazione aziendale, ad un avventuroso giro del mondo, attraversando i generi senza mai soffermarsi troppo su nessuno di essi (praticamente tutte le sfumature del thriller, dalla
spy-story al giallo). Evidente è l'impianto cinematografico del racconto: sembra che sia stato concepito per essere trasposto in film. Magari uno di quei blockbuster ammmericani, con una buona quantità di colpi di scena per disorientare di tanto in tanto lo spettatore (pardon, il lettore). Un esordio con un'idea di partenza folgorante, la stessa che Danny Boyle ha utilizzato per il suo ultimo film "Sunshine". Per caso gli sono stati venduti i diritti e noi non ne sappiamo niente?