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Lunaris. Dal diario di un licantropo
 
Lunaris. Dal diario di un licantropo 2009-05-27 15:51:34 SilentHell
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da SilentHell    27 Mag, 2009

Della Luna e di altri demoni.

In una notte si consuma la lettura, magari accompagnati da un buon pacchetto sigillato di sigarette e qualche sorso di alcolico,non di più.

Ci si trova, inspiegabilmente trascinati nella storia, nella Bolla, e come in un vortice non si può uscirne prima che la musica, finisca.

Toni cupi, quelli in cui ci si addentra, è tenebra fitta, un bianco e nero perpetuo, fino all'arrivo dei personaggi che sembrano colorare finalmente l'universo attorno a cui ruota Lika.

Rosso sangue, nero pece, nero asfalto e poi blu notte, quel blu cobalto che sembra essere perfetto per la notte in cui tutto succede.

Il tempo si ferma, e improvvisamente bene e male diventano concetti astratti, guidati solo dall'istinto, dalle parole spezzate, dal respiro che trema, dalla frenesia che si scioglie tra le pagine.Una dopo l'altra fino alla fine.

Queste pagine sono gli occhi in primo piano del lupo, con le sue paure, le sue inquietudini di uomo al contempo, con la sua immancabile ed eterna solitudine, sottolineata soprattutto dai Joy Division che fanno da colonna sonora ai momenti più intensi della storia.

Non si rimane annoiati, la narrazione è veloce come veloce è il sogno e l'incubo dentro al quale si crede di vivere.

Quando i minuti perdono importanza e c'è solo la carne ed il sangue, profumato e dal sapore delizioso sul palato.

Possessione, gelosia, desiderio.

Questo è, questo siamo.

In un mondo che marchia a fuoco i " diversi", ci sono spie di "Luce" sempre accese, come fari nell'oscurità dell'ottusità umana, alle quali aggrapparsi per non crollare.

Amore e Morte.

Vita o Dannazione.

Scelte da compiere, babau che diventano amici e quasi protettori nascosti delle nostre pacifiche vite.

Un mix di arsenico e ambrosia.

Un odore di terra bagnata di pioggia, di bosco, di libertà.

E' una musica dai toni altissimi, dolente, come un lamento, o un grido.

E' l'ultimo e meraviglioso canto di chi ha scelto cosa essere.

Il giglio che appassisce, sotto il candore pesante della neve e rinasce rosa carnivora.



" Per mangiarti Meglio"



Che la Luna v'illumini il cammino,sempre



S.

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