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Due canarini in gabbia
La rete di protezione è la nuova indagine del commissario Montalbano, scritta da Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle nel 1925.
Montalbano ancora con gli occhi chiusi, allungò una mano verso il comodino cercando la sveglia prima che si svegliasse Livia, urtando però un bicchiere. All'improvviso la sveglia suonò di nuovo, nella realtà, però, e così Montalbano capì di essersi sognato il dialogo mattutino sui sogni appena sognati o meno con Livia. Livia, infatti, non c'era, se ne stava a Boccadasse. Aveva sognato tutto, compreso il sogno di Livia. Comincia in questo modo la mattinata con i soliti riti quotidiani. Solo che Montalbano non aveva più tanta voglia di recarsi a Vigata, che da un po' di tempo aveva mutato fisionomia, tornando indietro nel tempo, agli anni '50 e '60 del XX Secolo. Infatti a Vigata si stava girando una "ficzion" e i paesani, attratti ed incuriositi dalla novità, con sempre maggiori pretesti, abbandonavano le solite attività per assistere alle riprese televisive. Addirittura era stato richiesto l'intervento della forza pubblica per sedare i curiosi. E la forza pubblica altri non era che Mimì Augello, "mittuto a capo dell'agenti che protiggivano la truppi, e in special modo le attrici."
Nel commissariato era rimasti in tre: Montalbano, Fazio e Catarella. Inoltre per rendere quanto più possibile verosimile le riprese la troupe aveva richiesto agli abitanti di cercare vecchie foto e filmini. L'ingegnere Ernesto Sabatello si era, così, ricordato che nella sua soffitta c'era una grossa cassa piena di vecchi filmini superotto tutti girati da suo padre. Dopo averli visionati si era accorto che ce n'erano sei del tutto anomali, perchè ritraevano la stessa scena. L'immagine era fissa, ripresa sempre dallo stesso punto di vista. I filmini erano girati nel corso di sei anni, dal '58 al '63, uno per anno, il 27 marzo alle 10 e 25. La scena rappresentava un pezzo di muro. Sempre lo stesso. Ovvio che questo aveva sollecitato la mente e la curiosità del commissario.
Vigata invasa dalla troupe della fiction, un fatto di sangue di tanti anni prima, l'irruzione di uomini armati all'interno di una scuola del paese, e la navigazione di Montalbano all'interno del mondo sconosciuto dei social network. Sono gli avvenimenti precipui raccontato in questo testo scritto da Camilleri nel 2015, il primo non scritto, ma dettato alla sua assistente Valentina Alferj. Immaginiamo così il maestro che incanta la sua prima lettrice, alla stregua di un cantastorie che incanta i suoi seguaci. Quanto mai simbolica la copertina che raffigura un dipinto di Antonio Donghi intitolato "Due canarini in gabbia". Per sapere il perchè e la motivazione dovete leggere il libro! Buona ed intensa lettura!