Dettagli Recensione

 
Via del Campo
 
Via del Campo 2008-01-28 00:59:43 Renzo Montagnoli
Voto medio 
 
4.0
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
Renzo Montagnoli Opinione inserita da Renzo Montagnoli    28 Gennaio, 2008
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Un'ambientazione livida

Genova, il suo angiporto con le viuzze strette e maleodoranti, popolate da puttane e da bar equivoci, un cielo sempre coperto da cui scende impietosa una pioggia pressoché costante sono il teatro di scena di questo noir.

Si aggira in questo ambiente un feroce serial killer che ha come prede delle giovani donne, uccise e poi tagliate in due.

Un malinconico maresciallo dei carabinieri è incaricato delle indagini; è un uomo stanco, a cui la vita non ha più nulla da dire, ma che si illude di arrivare alla difficile soluzione del caso.

Il suo percorso si interseca con quello di Lorenzo Zingaro, il giornalista di cronaca nera del Corriere mercantile; anche lui vive in un limbo di infelicità e trova rifugio nell’alcool, soprattutto in compagnia degli amici del bar, un bel campionario di gente che vive al confine con la legalità, quando addirittura non l’ha già sorpassato da tempo.

Non ci sono eroi in queste pagine, non troviamo riscatti, ma solo personaggi vinti da tempo ed è questa caratteristica che connota in modo egregio tutta l’opera, dove in fondo i delitti e le indagini finiscono con il diventare un corollario, quasi al servizio del disegno psicologico dei protagonisti.

Non è, peraltro, che la vicenda sia modesta, anzi ha un suo sviluppo, apparentemente caotico, che si sbroglia nelle pagine finali in una soluzione logica, ma che lascia tanto amaro in bocca.

Questo battere e ribattere sul tema dei vinti lascia trapelare anche intenzioni che vanno oltre quelle del racconto di genere e finiscono con il costituire una specie di rappresentazione, in chiave altamente drammatica, di una società in cui, tutti, chi più chi meno, siamo degli sconfitti, davanti ai nostri occhi e a quelli dei pochi vincitori, alla cui furbizia dobbiamo rassegnarci.

Lo stile è nervoso, a volte addirittura i periodi vengono sgranati come raffiche di mitragliatrice, ma ci sono anche dei momenti riflessivi, soste per riprendere il fiato e per meglio comprendere la psicologia dei protagonisti.

Nell’insieme queste 95 pagine rappresentano l’occasione per una lettura gradevole e d’evasione, ma, giunti alla fine, l’amarezza prende gradualmente il sopravvento, incerti se identificarci con il giornalista o con il maresciallo, ma certi di un’unica cosa: da qualunque punto di vista si osservino questi due personaggi, nell’uno e nell’altro ritroviamo sempre qualcosa di noi, e restiamo delusi, non del romanzo, assai piacevole, ma di noi stessi.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Il peggiore di tutti, di Gilles Ascaride
Trovi utile questa opinione? 
00
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione