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Il sacco di Roma dei nostri giorni
L'ultimo libro pubblicato da Donato Carrisi nel 2016 ha di nuovo come protagonista il penitenziere Marcus, dopo “Il tribunale delle anime” e “Il cacciatore del buio”.
E' un giorno di febbraio del 2015 e su Roma si abbatte un temporale senza precedenti, la pioggia dura più di due giorni ininterrottamente: un fulmine colpisce una delle centrali elettriche e viene imposto un blackout totale di 24 ore. Si scatena l'apocalisse: uno scenario che ha ben poco di realistico ma direi nemmeno di abbastanza credibile.
Una volta però accettato il fatto che si tratta di un romanzo, che non è realistico né credibile che si possa veramente verificare una situazione del genere, con una tale concentrazione di eventi sfortunati e catastrofici, ci possiamo gustare questo thriller, con sconfinamenti nell'horror, molto ben realizzato e accattivante.
La trama è studiata in modo magistrale e gli incastri del puzzle da ricostruire per scoprire la verità sono perfetti. Gli scenari descritti sono veramente affascinanti, una volta lasciata la razionalità ci possiamo far trasportare dalla fantasia e vivere un'avventura macabra, pericolosa e dal ritmo incalzante.
Scendiamo nelle fogne con Marcus e Sandra fra topi, onde di piena del Tevere e delinquenti psicopatici, ma anche ville patrizie sotterranee, a testimonianza dell'ambientazione d'eccezione in cui si svolge la storia.
“Lungo il tragitto, sbucarono in un'ampia sala. Marcus sollevò il fascio di luce e mostrò a Sandra la magnificenza di una volta affrescata.
'Che posto è questo?' chiese lei, affascinata dalle scene conviviali e di libagioni.
'Una villa patrizia.' Poi le indicò un punto preciso. 'Vedi quell'uomo e quella donna? Erano i padroni della casa.'
Due giovani sposi, ritratti mentre raccoglievano i doni di un frutteto per offrirli ai propri ospiti.”
Roma è sconvolta da una moderna razzia: orde di pazzi dallo sguardo spento devastano la città eterna ed hanno un unico scopo: saccheggiare, distruggere, fare del male, uccidere. Nel mezzo di questo scenario Marcus e Sandra devono fronteggiare una setta satanica che commette crimini esoterici, uccisioni per mezzo di torture medievali, serial killer che si nascondono in Vaticano: sembra di assistere ad un film oppure leggere un fumetto di genere giallo/horror di buona qualità.
E, nella migliore tradizione di Carrisi, alla fine niente è come sembra. Non esistono confini netti tra il bene e il male, ma entrambi fanno parte dell'essere umano.
Il romanzo mi è piaciuto molto, anche se il finale ormai è talmente “in stile Carrisi” che non è stato più una sorpresa, me lo aspettavo.
La lettura è stata molto scorrevole e piacevole, pur trattando tematiche scabrose.
In conclusione, un ottimo romanzo, appassionante e avvincente, che fa trascorrere delle ore piacevoli agli appassionati di thriller.
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