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un amore al di sopra di ogni giudizio
Pane per i Bastardi di Pizzofalcone è l’ultimo libro edito da Maurizio De Giovanni, con protagonisti i Bastardi di Pizzofalcone. Chi sono i Bastardi? Sono uomini e donne capaci, abili, intelligenti, poliziotti “segnati”, ovvero hanno tutti commesso errori o sono stati coinvolti in situazioni che li hanno pesantemente contraddistinti. E per punizione sono stati mandati dai superiori in un commissariato difficile, in odore di chiusura. Certi di poterli definitivamente sconfiggere. Ma ciò non accade: “i Bastardi” scoprono un perfetto gioco di squadra, frutto di abilità e di certe conoscenze in campo investigativo, e con lo stupore di tutti risolvono gli enigmi.
In questo caso la vittima è un panettiere, trovato morto di prima mattina fuori dal suo forno. Gli hanno sparato. Siccome qualche anno prima era stato testimone di giustizia in un processo di mafia, per poi ritrattare, immediatamente si tenta di rubricarlo come omicidio, frutto di una vendetta mafiosa. Interviene l’Antimafia; ma l’ispettore Lojacono si accorge subito di alcune incongruenze con le caratteristiche tipiche di questi tipi di uccisione. E allora: “Buona caccia, Bastardi! Aragona si illuminò. Buona caccia, Bastardi. Madò! Quanto mi piace!”. Parallelamente si apre un’altra inchiesta: una denuncia per stalking sottoscritta da uno studente universitario nei confronti della sua ex fidanzata. Ma anche qui qualcosa non torna perchè quest’ultima è bellissima, mentre lui ……..
Sullo sfondo le meraviglie della città partenopea.
Chi legge per la prima volta questa serie, iniziata nel 2013, nota che ogni storia è conclusiva, con alcuni fili narrativi che percorrono l’intera sequela. Esiste sempre un prologo favolistico, un corpo centrale, e uno finale. Qui il primo è la storia del Principe dell’Alba che il panettiere racconta al nipote Totò, a cui è assegnato l’onore di tenere vivo il lievito madre. Il cuore è una sorta di epifania: una carrellata di chi non ha il pane; e il finale svela che i napoletani confessano i propri crimini la domenica, e non confesso oltre. “La domenica è senza pane. La domenica i forni rimangono chiusi, e se volete pane fresco dovete procurarvelo da un’altra parte, ma non sarà lo stesso. Non succede mai niente di domenica; ma se qualcosa succede, è in modo imprevisto”.
Al di sopra di tutto ciò, l’amore, in tutte le sue sfaccettature e dimensioni. L’amore è una costante mascherata di tutto il romanzo, lo percorre interamente, in lungo e in largo. L’amore malato dello stalking, l’amore al di là dei pregiudizi e delle convenzioni. L’amore frutto di continui turbamenti e conflitti negli animi dei protagonisti. L’amore per la persona amata, perseguito fino all’ultimo istante, cercato e trovato in ogni modo e momento, che non si cura di nulla e di nessuno.
Una lettura pregnante, intrigante, molto commovente a tratti.
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