Dettagli Recensione
La realtà non è mai come sembra.
Mi considero un’amante dei gialli: mi piacciono soprattutto quelli in cui si percepisce suspense dall’inizio alla fine; in questo caso non sono rimasta delusa. Nonostante la storia non abbia niente di particolare (parla della scomparsa di una ragazzina di sedici anni, situazione vista e rivista) ne sono rimasta come ipnotizzata. Per arrivare a scoprire chi fosse l’assassino, ho letto il libro così velocemente che ad essere sincera non mi ricordo tutta la vicenda nel dettaglio.
Al contrario di ciò che ci si aspetta, il detective non è il tipico personaggio con un’intelligenza fuori dal comune. È un individuo privo di intuizioni sensazionali, subdolo e calcolatore, disposto ad alterare la realtà e a fare carte false pur di dare un nome alla paura dei cittadini. Approfitta del morboso attaccamento delle persone alle vicende di cronaca e utilizza i media a suo vantaggio.
Dietro alla stesura di un romanzo giallo ho colto il desiderio di denunciare i media, considerati uno strumento di manipolazione. Attraverso l’uso incorretto che ne viene fatto, molto spesso ci viene fatto credere il contrario di ciò che è la realtà dei fatti. Veniamo risucchiati da un vortice in cui realtà e finzione si mischiano fino ad arrivare a un punto in cui non si riesce più a distinguere ciò che è vero da ciò che non lo è.
Altamente consigliato.