Dettagli Recensione
"Bruceranno tutti"
Seconda indagine per Lucas e Anna.
Sono passati alcuni mesi dalle vicende narrate nel romanzo “Il prigioniero della notte”. Siamo di nuovo ad Haven, nei giorni che precedono il Natale: la setta guidata da Tobias Manne sta mettendo in atto un tremendo suicidio di gruppo. Una giornalista, Laura Gibson, infiltrata nella setta di Manne, ha lanciato un'ultima, disperata richiesta d'aiuto: Anna e Lucas riusciranno a salvarla? Oppure finiranno male anche loro? E tutta la morte, l'orrore, la disperazione che si sparge su Haven proviene solamente dal fanatismo del reverendo Manne e dalle menti soggiogate e manipolate dei suoi seguaci, oppure c'è qualcos'altro da cui guardarsi? Come ad esempio un assassino che agisce per motivazioni che hanno radici ben diverse dal semplice lavaggio del cervello che può provocare una setta?
Federico Inverni ci accompagna, con uno stile più fluido e lineare rispetto al primo romanzo, a dare una risposta a tutti questi interrogativi. I colpi di scena si susseguono, la trama è avvincente, il ritmo veloce. Il lettore si ritrova a leggere, leggere, leggere per capire e arrivare alla soluzione del caso. Un thriller quindi, che scorre anche di più del primo romanzo, secondo me. I personaggi principali sono già stati delineati in modo molto particolareggiato, adesso l'autore può dedicarsi di più alla trama, che mi sembra davvero ottima. Certo il rapporto tra Lucas e Anna sta evolvendo, con il passare del tempo, ma non voglio scrivere troppo, altrimenti rischierei di rovinarvi la lettura.
In conclusione, un ottimo thriller, rapido, travolgente, pieno di colpi di scena che non sono mai assurdi o sconclusionati. Mi è sembrato di guardare uno dei miei telefilm preferiti, realizzato benissimo e che ti fa trascorrere ore piacevoli; una volta finito però, non ti ha lasciato quel “qualcosa” dentro che ti fa riflettere e che ti induce a porti domande e ad intessere ragionamenti, come possono aver fatto altri libri. Comunque, lettura molto piacevole e consigliata!