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La cortina grigia del colonnello Anglesio
Torna il Colonnello Anglesio, che avevamo lasciato nel precedente libro, Viene la morte che non rispetta. Qui è alle prese con il cadavere di quattro donne, orrendamente truccate, e la morte di un ex camallo, Gerolamo Raimondi. Ma non solo: ossessionato dal ricordo della moglie, la bella Laura, in preda da sempre ala follia, internata per qualche tempo in un manicomio, e forse morta in un incidente stradale, di cui però non si è mai trovato il cadavere. Un ricordo ossessivo, dolce, emozionante che percorre tutto il romanzo. Particolare è la sensibilità e l'acutezza del colonnello, che tra la nebbia che gli ottunde spesso la vista, presagio nefasto di un qualcosa che sta per accadere, una visita in una osteria, una salita in un carrugio genovese, conduce le sue indagini a buon fine. Tra complessi di Edipo, gelosie travolgenti e una umanità fragile ed indifesa, si compone un puzzle a dir poco affascinante. Una bellissima lettura, uno scavo psicologico dei personaggi che non può che far restare il lettore a bocca aperta.