Dettagli Recensione
"Sott'er celo de Roma"
Ero curioso di sapere come sarebbe stato leggere uno degli autori italiani contemporanei più internazionali. Quel che mi sento di dire è che, probabilmente, Donato Carrisi è uno di quegli autori fruibili da chiunque, un po' come Jeffery Deaver o Michael Connelly, per intenderci. Forse è a questo che è dovuto il suo successo.
Con "Il maestro delle ombre", Carrisi ci ripropone il frate penitenziere Marcus, in una Roma devastata dal maltempo e da un blackout.
La lettura è scorrevolissima e la trama intrigante fin dal principio, mai noiosa e carica di colpi di scena (anche se alcuni risultano abbastanza prevedibili).
Immagino che Carrisi possa essere ormai annoverato tra i grandi scrittori di thriller contemporanei, anche se forse gli manca ancora qualcosa per essere perfetto.
"Il maestro delle ombre " ha inizio con il nostro protagonista, Marcus, imprigionato in una cella inusuale, il Tullanium. Ha perduto la memoria, ma lungo la sua strada troverà degli indizi che lo porteranno alla ricerca di un bambino sparito nove anni prima, indizi scritti di suo pugno, come se avesse previsto la propria amnesia. Roma, nel frattempo, è devastata dal maltempo e il Tevere minaccia di uscire dei propri argini, mentre un blackout forzato staglia ombre scure sulla capitale, preannunciando la follia che si riverserà per le strade al tramonto. Sciacallaggio, vandalismo, vendette, rancori. È in questo scenario che Marcus, insieme alla sua vecchia fiamma Sandra, dovrà seguire la scia di indizi e affrontare una serie di ostacoli non indifferenti: l'ispettore Vitali, uomo dalle oscure mansioni che si erge al di sopra delle leggi, e la Chiesa dell'eclissi, organizzazione misteriosa e senza scrupoli che vede nel blackout l'adempimento di una profezia vecchia di secoli, pronunciata dal Papa Leone X. Una profezia che nasconde misteri macabri e ancora irrisolti.
"Era la dittatura della tecnologia, pensò Vitali. La gente ne stava sperimentando le conseguenze. Ti rende l'esistenza più facile ma, in cambio, ti sottomette. Credi di averne il controllo, invece ne sei schiavo. Adesso erano liberi. Ma la libertà li spaventava. Non sapevano gestire la nuova situazione, e così diventavano un pericolo gli uni per gli altri. "
Indicazioni utili
Michael Connelly