Dettagli Recensione
un po' leggerino!
Ho sentito tanto parlare di questo libro, ma francamente mi trovo a fare la voce dal coro: sarà che sono appassionata di gialli e thriller veri, ma questo l'ho trovato troppo debole e leggero.
Innanzitutto non mi ha convinto la trama del giallo che è praticamente inesistente: troppo banale e debole. All'inizio sembra promettente poi invece si perde quasi subito, il lettore non viene coinvolto nelle indagini se non attraverso i pensieri e il ficcanasare della protagonista, il colpevole è piuttosto scontato e prevedibile già a metà romanzo.
Altro elemento del libro che non ho apprezzato è la protagonista, la specializzanda in medicina legale Alice Allevi. In un primo momento può sembrare anche carina e simpatica: la giovane allieva sfigata e perennemente fra le nuvole, poi alla lunga il suo essere così ingenua e curiosa, me l'ha fatta apparire più che altro tonta e ficcanaso. Oltretutto ad Alice viene ventilata la possibilità di dover ripetere l'anno a causa del suo essere così distratta e incostante, e lei che fa? Invece che impegnarsi a cambiare, continua a fare come ha sempre fatto, anzi forse più sbadata che mai, affidandosi al caso. Sarà che io sono troppo maestrina, ma mi è rimasta un po' pesante.
Poi giusto per non farsi mancare nulla, c'è anche la storia d'amore fra Alice e il figlio del capo (cliché) con tanto di viaggio in Sudan, che ai fin della storia si poteva decisamente risparmiare.
Per fortuna che lo stile del libro è frizzante e ironico, il che aiuta, ma nell'insieme resta comunque un libro banale e piuttosto scontato.
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