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Se non mi struggo, mi sembra di non amare
"La verità è che il mio amore si nutre di stenti. Se non mi struggo, mi sembra di non amare."
Alice Allevi è così. Sensibile, appassionata, pronta a struggersi per amore e a non smettere mai di rincorrerlo, tra un dubbio e l'altro, tra una riflessione filosofica, un rimorso o un rimpianto. E sarà sicuramente così anche nella serie televisiva a lei ispirata, L'ALLIEVA.
Alice Allevi è il personaggio, la protagonista femminile più riuscita nel panorama della letteratura italiana contemporanea. Piace troppo. Non puoi non amarla. E come dice la sua creatrice, la scrittrice ALESSIA GAZZOLA, adesso «vive di vita propria». Nei primi romanzi, a partire da L'ALLIEVA, la Gazzola l'ha inventata, ispirandosi un po' alla sua vita, alla sua routine di medico legale, ma poi è stata la protagonista Alice a emergere, a trovare la sua strada, lanciandosi in una serie di avventure, professionali e sentimentali, ognuna della lunghezza di un romanzo. Anzi, di un bestseller, poiché i libri della Gazzola sono così accattivanti, credibili e, soprattutto, scritti bene, che non si può non leggerli.
Se i delitti più efferati e i gialli avvolti nel mistero, da insolubili trovano il loro colpevole, l'amore per Alice ha sempre un po' di alti e bassi, anche quando sembra aver trovato l'uomo che le chiede di sposarlo. Come in un romanzo di formazione a puntate, che si sviluppa un libro dopo l'altro, la specializzanda Alice Allevi cerca di districarsi tra gli uomini della sua vita: Claudio Conforti (altresì noto come "CC"), Arthur Malcomess e l'ispettore Calligaris.
Anche in UN PO' DI FOLLIA IN PRIMAVERA, giallo coinvolgente e chick lit rosa al punto giusto, Alice piace tremendamente, con tutti i suoi pensieri e il suo filosofeggiare sulla vita, ma soprattutto sull'amore. Tutto è imprevedibile e mutevole, grazie ai colpi di scena che tengono intrappolato il lettore. Gli omicidi, anche in UN PO' DI FOLLIA IN PRIMAVERA ci susseguono a catena. Alice è curiosa, tremendamente curiosa, non di morbosità, ma di interesse umano, da vera filantropa della vita, piena dei sentimenti più nobili anche quando non se ne sente all'altezza. È fantastica. È unica. Non tutti ricordano con sincero interesse e quasi affetto il professore con cui si è sostenuto un esame all'università. Lei, sì.
Un uomo si suicida. È il paziente di un noto professore di psichiatria, Ruggero D’Armento, che Alice Allevi, da studentessa, ha seguito con interesse nelle varie lezioni e nei seminari.
Dopo poco, anche l'importante professore viene trovato morto: però assassinato. La sua non è una morte qualunque, come nessuna lo è quando c'è Alice Allevi nelle vicinanze. L’indagine su questo omicidio è impervia, ma c'è sempre la specializzanda Alice, un po' pasticciona alla Bridget Jones, un po' signora in giallo, che si impegna, prendendola a cuore come suo solito.
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Grazie!
Federica