Dettagli Recensione
Delinquente in erba
Bellissimo giallo all’italiana, ambientato in una Genova che viene descritta dall’autore in modo superbo, nei suoi particolari, nei suoi carruggi in mezzo ai quali ti perdi, nei suoi odori, nei suoi luoghi caratteristici. Ed il protagonista, Bacci Pagano, che si sa muovere ad occhi chiusi in questa città, nel silenzio e nell’ombra come il suo lavoro da investigatore privato impone, si staglia nel racconto e vibra di tutta la sua umanità. In questa storia, che fa parte di una serie con Bacci Pagano protagonista, il personaggio principale è un ragazzo adottato, di origini colombiane, tanto bello, come un giovane guerriero indo, quanto ribelle, perché l’acerbo splendore che emana dagli spiriti adolescenti, dove la curiosità sconfina nell’incoscienza e l’incoscienza nella superbia, lo porta ad avere comportamenti non propriamente ortodossi. Quando il ragazzo scompare, i genitori adottivi ne commissionano il ritrovamento ed è qui che le strade di tutti gli attori di questa storia si intrecciano tra loro. Sono proprio i legami ad essere splendidamente trattati in questo testo: da quello tra Bacci Pagano e sua figlia, a quello tra Giovanni ed i suoi genitori, che hanno cercato di raschiare via dal corpo e dell’anima del ragazzo tutto il male che ha subìto nell’infanzia, al rapporto di affetto reciproco tra Giovanni ed il pusher gentiluomo, fino ad arrivare al legame che si viene a creare fra lo stesso investigatore e lo stesso ragazzo.