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Follie di vite e di rinascite
Ore decisamente piacevoli, quelle trascorse nella lettura di questo giallo, che è un po' rosa, un po' noir, insomma, un romanzo che scorre veloce e ironico, in una casa di ringhiera milanese. I condomini, si muovono nei territori di Sesto, Vimodrone, Lambrate, Usmate e … Camogli, a sorpresa, infine.
Tutti mezzi matti, i protagonisti, ma vivi e innamorati, curiosi, vendicativi, generosi e furbi. Ne ricordo alcuni. Per primo, il povero cane Maximilian, finito mezzo morto dal veterinario per aver incautamente masticato marijuana! E Angela Mattioli, fidanzata storica lontana e vicina di Amedeo, che soffre di forma maniacale depressiva di tipo bipolare, in perenne movimento, sveglia e risolutiva nell’evoluzione della vicenda. Incontro il De Angelis, amico ossessivo compulsivo, amante della sua bmw e l’incattivita signora Mattei-Ferri, amante della solitudine e dell’inganno.
Il protagonista, l’Alberto…ops!, Amedeo Consonni, con fama di mitomane, il cane a guinzaglio e una pistola in tasca, uno che viene scelto dai guai per la sua ingenua capacità di compromettersi per salvare la morosa di turno, è amante della vita, dell’amore, delle indagini poliziesche.
“Alcol, tabacco e venere riducono l’uomo in cenere!”p.232: assunto di base che vale come condanna e salvezza insieme, come sfida e come rinuncia, come un’estate tranquillamente tormentata!