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La battaglia navale
 
La battaglia navale 2016-04-25 13:10:37 lapis
Voto medio 
 
4.3
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
5.0
lapis Opinione inserita da lapis    25 Aprile, 2016
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Colpito e affondato

Come ci insegna Alice Martelli, vicequestore di Pineta nonché fresca fidanzata del “barrista” Massimo, tanto burbero quanto sorprendentemente intuitivo proprietario del Bar Lume, il lavoro d’indagine sul campo non è tutto intuizioni lampanti e modelli prestabiliti, come un libro giallo o un gioco di carte. E’ molto più simile alla battaglia navale: all’inizio si spara alla cieca e si fanno buchi nell’acqua, ma anche il fatto di non aver colto niente è un’informazione preziosa. Che ti porta via via alla verità.

L’indagine comincia con il ritrovamento sulla spiaggia di Pineta del cadavere di una donna, martoriato dagli scogli e tumefatto dalle onde. Il corpo viene presto riconosciuto da un malavitoso locale come la badante della propria madre e la ragazza compianta dall’intera comunità femminile ucraina in quanto buona e perbene, vittima di un passato difficile e di un ex-marito violento e vendicativo, su cui convergono tutti i sospetti. Ma non sempre l’ipotesi più probabile è quella giusta e di stranezze ce ne sono più d’una: tracce di cocaina nella giovane donna, un misterioso atto vandalico sulla stessa spiaggia, comportamenti non chiari nella comunità ucraina. E allora, chi mandare ai giardini pubblici per raccogliere informazioni su questo mondo di badanti e anziani se non gli arzilli vecchietti del Bar Lume, coadiuvati questa volta dal “compagno” Mastrapasqua, conoscitore della lingua e dei costumi dell’Est?

Leggere questo romanzo è un po’ come ritrovare, dopo qualche tempo, un vecchio amico: la sensazione è rassicurante e piacevole e il sorriso, grazie all'immancabile ironia condita dal vernacolo toscano, è garantito. La trama si snoda invece tra ipotesi inconcludenti e intuizioni sbagliate, secondo la più classica delle architetture. Gli indizi fanno via via capolino tra i dialoghi vivaci e le scene divertenti e a volte non è nemmeno semplice riconoscerli e raccoglierli. E solo alla fine si capirà quali erano veri colpi di cannone e quali solo buchi nell’acqua, svelando l’intreccio complessivo.

Forse una trama un po’ più ingarbugliata del solito, difficile quindi da dipanare senza lasciare un po’ di confusione nel lettore. Ciononostante, una lettura godibilissima, da divorare in una giornata, perché è impossibile non lasciarsi trascinare dalla curiosità di scoprire come andrà a finire. Oltre che un appuntamento irrinunciabile per tutti gli affezionati all’allegra combriccola di Pineta!

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Commenti

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Ho letto solo un libro, dovrò rimediare, ma i film li ho visti tutti, sono uno spettacolo, assolutamente da vedere.
In risposta ad un precedente commento
lapis
28 Aprile, 2016
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No, sai che non sapevo nemmeno ne fossero stati tratti dei film!!
Vado subito a cercarli, allora, sono curiosissima :)
Grazie per la segnalazione, Sary.
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