Dettagli Recensione
Segreti di famiglia.
Sei mesi, un tempo apparentemente minimo, di fatto interminabile per Rocco Schiavone ed il suo amore per la città natale, Roma. Di fatto, adesso, la sua vita è ad Aosta e non poteva mancare l’ennesima rottura di zibidei cum laude. Ester Baudo, viene ritrovata impiccata presso la sua abitazione; che si tratti di un suicidio? Oppure il nostro vicequestore si trova di fronte un caso di omicidio ben camuffato?
L’indagine va avanti e si snoda secondo la linea e l’intreccio ormai proprio – e che abbiamo imparato a conoscere – di Manzini, il quale, con la solita maestria, intesse le maglie del delitto perfetto, o quasi. Se però non sono riscontrabili elementi di novità dal punto di vista del giallo, che come anzidetto ripercorre una strada già battuta, notevoli sono al contrario le evoluzioni del personaggio che per la prima volta il lettore veramente conosce. Scopriamo infatti nuovi caratteri e peculiarità che lo caratterizzano, ma veniamo anche a sapere di alcuni di quegli eventi e di quelle perdite del passato che lo hanno così profondamente segnato.
La lettura si esaurisce in un paio di giorni ma sa rendersi piacevole sapendo catturare l’attenzione di chi legge.