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"Al di là del bene e del male"
Sono un appassionato lettore dei romanzi di Roberto Costantini, quindi, dopo aver letto la famosa “Trilogia del male”, non poteva sfuggirmi quest’ultimo romanzo…e anche questa volta l’autore conferma le sue capacità narrative inerenti un thriller noir di notevole spessore e pathos.
Protagonista è sempre il commissario Michele Balistreri, uomo e poliziotto al di fuori dei regolamenti, con un passato tormentato, sempre pronto a rischiare in prima persona nell’investigare e portare a soluzione crimini ed efferati delitti per i quali è responsabile la sua sezione omicidi della squadra mobile romana. L’attuale vicenda ha come base il caso di una ragazza, Donatella, che è uccisa dopo una serata in discoteca; la tragica circostanza sembra subito risolversi in quanto a trovare l’assassino della ragazza è proprio il padre che si vendica e poi si toglie la vita. Tutto concluso anche se in maniera non proprio ortodossa? La risposta è: no.
Sul palcoscenico del delitto compaiono due coppie che non hanno niente in comune tra loro; la prima è composta da Nanni, psicologo, e Bianca, sostituto procuratore, e il loro figlio Luca di undici anni (famiglia perfetta); dell’altra fa parte un eminente matematico Victor e sua moglie Nicole provenienti dagli Stati Uniti e in sosta sabbatica annuale nella capitale…inoltre c’è anche la giovane Scarlett, sorella minore di Nicole, che sarà causa di perdita d’equilibrio nell’intero entourage appena descritto.
Le situazioni si complicano subito dopo l’incontro fortuito tra Nanni, psicoterapeuta, e Nicole che gli propone di fare delle sedute terapeutiche di coppia con il marito Victor al fine di poter salvare un matrimonio costellato di punti deboli e ipocrisie. Questo episodio provoca uno sconvolgimento nelle dinamiche future riguardanti entrambi le coppie che si intrecciano, loro malgrado, con la malavita organizzata, le bische clandestine e il malaffare che regna nei quartieri della città. L’assassinio di Victor, marito di Nicole, in circostanze non chiare che inducono a un gioco erotico (chissà con chi) finito male, complica ulteriormente il groviglio della matassa delittuosa che si ramifica in vicoli all’apparenza senza via d’uscita. Sia gli inquirenti sia i mezzi di comunicazione esigono un colpevole, un capro espiatorio che possa placare l’opinione pubblica; si arriva a una soluzione rattoppata che non convince affatto il commissario Balistreri.
Dopo dieci anni dai fatti (o meglio dai misfatti) Balistreri riesce, grazie al suo acume, testardaggine e al pentimento tardivo di un protagonista secondario, a far riaprire il caso il cui epilogo fornisce un colpo di scena al riguardo di persone al di sopra di ogni sospetto. Ma chi è la moglie perfetta? Roberto Costantini ha la sua opinione in merito che descrive con molta accuratezza nella narrazione.
Un romanzo che attira come una calamita, mai noioso con un continuo susseguirsi di vicende che tengono il lettore in una specie di “morsa letteraria” fino a quando arriva alla lettura delle ultime pagine.