Dettagli Recensione
Contrasti sociali
La copertina è bianca e nera. Con tratti rossi. Di uno smalto. Il libro è un insieme di contrasti. Tra il mondo fashion delle modelle, sirene incantatrici, ed il mondo della periferia con la sua miseria. Con un fatto di sangue sullo sfondo, una piazza che, durante una sfilata, si tinge di rosso. Il sangue di una di quelle modelle che hanno un modo così illogico di camminare. La città di Milano viene presentata come fatta di mondi chiusi che non comunicano e questo è l’aspetto più realistico di un giallo che tratta, a modo suo, anche tematiche sociali importanti, come il racket delle occupazioni abusive, il dramma dell’immigrazione. La trama si sviluppa con un doppio intreccio, che fa perdere un po’ di linearità al racconto. I personaggi sono accurati, dal protagonista, l’ispettore Ferraro, stanco, malinconico, alla piccola Aisha, la bimba che sbarca in Italia e che si perde lungo la sua fuga verso il nord. Giallo maturo, che non vuole essere solo una storia passatempo, ma anche, a modo suo, una denuncia di ciò che è molto vicino a noi e che a volte fingiamo di non vedere, anche solo perché ormai orrendamente assuefatti.