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Il ritorno dell'alligatore..
Un locale notturno caratterizzato dalla voce roca di una cantante Jazz e una misteriosa rapina avvenuta oltre due anni prima costituiscono la base di partenza di questo nuovo romanzo di Massimo Carlotto. Marco, infatti, se da un lato è affascinato da Cora e dalla sua vita, dall’altro è deciso a far luce su quelli che furono gli avvenimenti nella villetta della famiglia Oddo. La banda che vi aveva fatto irruzione non si era limitata a rubare il bottino che gli stessi abitanti e i collaboratori avevano provveduto a sottrarre ad un’altra gioielleria la notte antecedente, si erano anche vendicati sul marito e sulla governante che prestava servizio presso la maison. La donna, in particolare, aveva subito le conseguenze peggiori di quell’assalto e dopo stupri e violenze varie quel colpo di pistola, che le aveva fatto esalare l’ultimo respiro, era quasi sembrato una grazia del cielo. La cameriera, già provata da una vita di delusioni, lasciava così solo il figlio Sergio. Quest’ultimo era stato preso in custodia dallo zio che tra le lamentele della moglie e altri due pargoli a carico, aveva delle difficoltà a mantenere anche il nipote tanto da manifestare la volontà di chiuderlo in un istituto.
E chi poteva pensare al giovane orfano se non L’alligatore e i suoi soci, Beniamino Rossini e Max la Memoria? Con un ingaggio di appena 20 centesimi ha inizio l’indagine di questi investigatori senza licenza e con la propria legge della strada e della galera, una ricerca che porterà alla risoluzione di un caso che tutto è tranne che scontato.
Suddiviso in tre parti, “Per tutto l’oro del mondo. Un nuovo caso per l’alligatore” è un giallo che scivola bene, caratterizzato da un linguaggio rapido e fluente, che ben incuriosisce il lettore spingendolo ad andare avanti nel racconto. L’intreccio narrativo è ben costruito, non lascia nulla al caso, nemmeno il finale.
Un elaborato semplice, senza pretese, che si esaurisce in poco più di una giornata ma con cui trascorrere ore liete.