Dettagli Recensione

 
L'allieva
 
L'allieva 2015-12-09 09:51:55 lapis
Voto medio 
 
3.0
Stile 
 
2.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
4.0
lapis Opinione inserita da lapis    09 Dicembre, 2015
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Un giallo deve essere piacevole?

La categoria “piacevolezza” salva il libro. Ma un giallo deve essere piacevole? Forse no. E qui nasce il dilemma.

Il libro è scorrevole, frizzante, leggero e si legge davvero in una manciata di ore. La protagonista, come già osservato da altri, è davvero lontanissima dalle efficienti e professionalissime anatomopatologhe tanto care ai frequentatori del genere: è imbranata, pasticciona, distratta, sembra finita lì quasi per caso. Eppure, sebbene in alcuni momenti verrebbe voglia di darle uno scossone per smuoverla dalla distrazione e dall’apatia con cui affronta le cose, fa anche una certa simpatia nella sua semplicità di sentimenti, nella sua passione incompresa per la medicina legale, nel suo non essere apprezzata per non sapersi “vendere”, per insicurezza dei propri mezzi.

Ok. Ma l’omicidio? Le prove? Le indagini? Purtroppo ricoprono un ruolo del tutto marginale. Invece ci sarebbero stati tutti gli ingredienti per un giallo avvincente dalle tinte nostrane: una giovane vittima dalla personalità controversa, tanti personaggi della ricca borghesia romana su cui posare l’occhio sospetto, una morte in cui i conti sembrano non tornare. L’autrice però predilige la linea romantica lasciando agli sviluppi del mistero poco più del ruolo di condimento all’innamoramento con l’affascinante figlio del capo, summa di ogni virtù, come da copione, e al rapporto di odio-amore con l’altrettanto affascinante collega, summa in questo caso di diversi gradi di bastardaggine in più, ancora come da copione.

Peccato. Mi è parsa un’occasione mancata, anche perché l’idea della specializzanda appassionata ma maldestra l’avevo trovata davvero interessante, una nota di giovane e fresca normalità.
Direi quindi consigliato ad un pubblico femminile che cerca il rosa anche in presenza di omicidi, con la premessa che deve essere interessato però più alle scelte sentimentali della protagonista che non alle indagini.

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Ho letto le prime pagine qualche anno fa e l'ho trovato dilettantesco e banale.
In risposta ad un precedente commento
lapis
09 Dicembre, 2015
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Hai ragione, Cristina. Sono d'accordo che se si cerca un "buon giallo" o un "libro di qualità", meglio scegliere altro sicuramente.
Eppure ammetto di averlo trovato piacevole, nella sua semplicità.
Grazie di avermi letto, ciao.
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