Dettagli Recensione
NON PRENDETE QUELL' ASCENSORE!
Aldo: fan sfegatato di Elvis Preasley, gestore di locali, padre, marito infedele, killer seriale e autore di snuff movies.
Claudia: barista per pagarsi gli studi, collezionista di albi di Superman, omosessuale.
Tomas: aspirante ribelle in procinto di scappare da casa con Francesca.
In un torrido ferragosto bolognese questi tre individui, causa un blackout, saranno costretti a condividere l'angusto spazio di un ascensore.
Il libro che Morozzi ha realizzato è un thriller veramente ben costruito e capace di tenere incollati alla lettura, tanto da poterlo definire un vero e proprio voltapagina!
L' ambientazione è il punto forte della vicenda. Lo spazio claustrofobico, insieme al caldo e alla strutturazione dei capitoli, riescono a creare e trasmettere in maniera efficace il clima di ansia e angoscia al lettore.
Ho apprezzato il modo in cui l'autore inserisce delle personali critiche al nostro Paese in maniera velata e quindi senza spezzare il filo della narrazione o appesantirlo.
L' unica pecca è nei personaggi. Nonostante sono ben caratterizzati e con una loro
"tridimensionalità", sono un po' stereotipati (Aldo ne è un esempio perfetto).
Inoltre nel testo sono tanti i riferimenti musicali e fumettistici che non saranno comprensibili a tutti ma che non inficiano minimamente l'opera.
Se mangiate pane e thriller non potete perdere questo libro. A meno che non siate claustrofobici!