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Niente lacrime per la signorina Olga
 
Niente lacrime per la signorina Olga 2015-08-01 20:43:06 Edie
Voto medio 
 
1.8
Stile 
 
1.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
2.0
Edie Opinione inserita da Edie    01 Agosto, 2015
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Ma anche no.

Odio quando un libro inizia bene, con i giusti spunti per una storia interessante, e poi finisce per essere di una banalità terribile. E, purtroppo, "Niente lacrime per la signorina Olga" di Elda Lanza è proprio un libro di questo genere.

Personaggi piatti, senza un briciolo di caratterizzazione (se si esclude il ricordarci ogni due pagine di quanto il commissario sia bravo nel suo lavoro). Il libro che passa dall'essere, per le prime duecento pagine, un giallo, e per il resto un pessimo romanzo rosa, infarcito di dichiarazioni d'amore (messe completamente a caso, tra l'altro) e di paranoie che nemmeno un adolescente in piena crisi ormonale.
Senza contare il caso in sé e per sé. Raccontato in modo decente, per poi essere abbandonato. Così, a caso. Il dialogo è più o meno questo:

"Non ci capisco nulla. Chiudo il caso. Non mi piace, ma chiudo il caso."
"Quindi, commissario, chiudi il caso?"
"Sì, chiudo il caso. Ma lo riapro tra un paio di mesi."
"Va bene. Chiudi il caso."

No, non sono io che scrivo dialoghi a caso ripetendo sempre le stesse cose: è lo stile di più o meno tutti i dialoghi scritti dalla Lanza. Ah, nel caso ve lo chiedeste: no, non riapriranno il caso, ma per lo meno verrà risolto.
E questa è un'altra cosa che mi ha fatto davvero arrabbiare. Se il libro para dell'omicidio della signorina Olga, per quale motivo mi parli di altri TRE casi? Ne capisco uno, dato che si rivela utile ai fini della trama (se ne poteva fare a meno, dato che tenta invano di inserire dell'angst, rovinando completamente il libro), ma gli altri due? Assolutamente inutili, infilati giusto per allungare il brodo.

Per cui no, non vi consiglio di leggerlo, perché è una perdita di tempo. Se volete leggere un bel giallo, andate sul sicuro e prendete la Christie.

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Commenti

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Capisco il tuo disappunto. Strano per l'editore Salani: non ho notizia che sia uno di quelli che sperimenta nuovi metodi di tortura del lettore.
Come ti capisco!
Anch'io reduce da un tremendo giallo/thriller che recensirò non appena mi sarò ripresa dal disgusto.
Ho sempre più l'impressione che molti "romanzi", di genere o meno, stiano pericolosamente scivolando verso le fanfiction (quelle della peggior risma, peraltro)?
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