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Pista nera
 
Pista nera 2015-07-21 15:04:15 Anna_Reads
Voto medio 
 
2.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
2.0
Piacevolezza 
 
3.0
Anna_Reads Opinione inserita da Anna_Reads    21 Luglio, 2015
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Schiavone, Ricciardi, Fabio Montale, Harry Hole...

Rocco Schiavone è vicequestore (non commissario, altrimenti si inalbera) ad Aosta ed è il protagonista di "Pista Nera" di Antonio Manzini.
Come altri "detective" italiaci e no, imbastisce indagini su casi a volte interessanti, a volte semplici pretesti per discrivere realtà particolari o personaggi complessi (o presunti tali o che vorrebbero esser tali).
Come altri colleghi non è esente da quella che nella mia mente definisco "La Sindrome di Fabio Montale" (dal primo detective in cui l'ho riscontrata, ma che certamente è molto molto precedente) e che colpisce detective belli e tenebrosi, perseguitati da superiori cretini, devoti alla legge, ma ancor di più al buon senso e al buon cuore (delle piccole "Antigoni"!), con qualche affanno sentimentale piccolo o grande (ma con folle di donne bellissime pronte ad un cenno - ed in genere anche prima), e TUTTI perennemente intenti a sbirciarsi nelle vetrine per confermarsi la loro tetra, ma indiscussa figaggine.

Romano, Rocco Schiavone non fa eccezione: è finito "in esilio" ad Aosta per motivi che non sappiamo, ma che sapremo (immagino).
Decisamente non integerrimo, ma con una sua integrità, anche lui ha uno Watson, mille e uno tormenti e metodi non proprio ortodossi, ma che alla fine funzionano. Anche lui più che volentieri è intento a rimirarsi nelle vetrine e a trovarsi incommensurabilmente figo, però, a tratti ne è consapevole e ci ironizza su.
Come ironizza sui cliché di romanità che spalma allegramente per tutta la storia.
Dalla sua Manzini ha la capacità di caratterizzare con molta freschezza i personaggi attraverso pochi tocchi e di farti sorridere.
L'intreccio "giallo" poteva essere un po' più articolato, ma tutto sommato la lettura è stata piacevole e lieve.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Ama i detective belli e dannati (e che se "la tirano" un po').
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