Dettagli Recensione
un romanzo sorprendente
Fin dalle prime righe appare evidente la squisita raffinatezza di linguaggio dell’autore di questo romanzo.
Il soggetto avventuroso e ricco di colpi di scena, pur rappresentando il nodo centrale della narrazione, è stato a mio avviso l’accompagnamento del tema reale di queste pagine: l’amore per l’arte, per la musica e per la filosofia.
Il protagonista di questa storia è uno studioso tedesco che, inseguendo il sogno del viaggio in Italia, intraprende un moderno Grand Tour, alla scoperta dell’essenza stessa della poesia italiana.
Per puro caso incappa in una storia piena di fascino e mistero che lo incuriosisce al punto da iniziare una ricerca che si rivelerà presto piena di pericoli, ma che ha intrigato la sua mente a tal punto da non poter impedirsi di arrivare fino in fondo per sciogliere l’enigma. Enigma che tira in ballo l’eterno dilemma, nella mente di uno studioso, fra razionalità e spiritualità, fra convinzioni scientifiche e mai sopite speranze che esista un qualcos’altro che vada al di là della nostra comprensione, che colleghi insomma il terreno e l’ultraterreno.
Ho avuto l’impressione di leggere un romanzo scritto da un uomo di altri tempi: tutto viene descritto in modo delicato e gentile, l’amicizia e l’amore sono sentimenti nobili niente affatto corrotti dalla grettezza del mondo di oggi.
Pur potendo avvicinare questo libro nella tematica affrontata ai ben più famosi romanzi di Dan Brown, vorrei sottolineare una differenza sostanziale: l’autore in questo caso dimostra una conoscenza reale e approfondita dei luoghi che descrive, una passione e un affetto per la città di Roma che possono essere provati solo da chi davvero ha camminato centinaia di volte lungo i vicoli di Trastevere, o si è soffermato ad ammirare lo scorrere del fiume durante le sere d’estate.