Dettagli Recensione
Toga, sacco e pasticciotti
Legal thriller anzi giallo giudiziario. Apparentemente sono la stessa cosa ma oggi voglio concedermi un briciolo di campanilismo. E' sempre bello leggere un romanzo di un autore italiano. I luoghi, le sensazioni i paradossi all'italiana sono molto più vicini a me rispetto ad un romanzo straniero, anche se pur valido.
Quando il romanzo è scritto da Gianrico Carofiglio allora le sensazioni si moltiplicano. Chi mi conosce sa che sono di parte perché anch'io, come lui, sono Pugliese. Sarà che nel leggere ho sentito il profumo dei pasticciotti, sarà che adoro il primitivo - e non dovrei farne un vanto - , ma sono stato rapito e catapultato nella storia sin dalla prima pagina.
Il romanzo è breve ma ben strutturato. Per nulla prolisso arriva man mano alla conclusione nel punto in cui ci si aspetta, senza quindi allungarlo inutilmente, mantenendo sempre la giusta attenzione e in diversi punti un briciolo di tensione. E' abbastanza tecnico dato l'argomento ma ad ogni modo resta del tutto comprensibile poiché, per bocca del personaggio Guerrieri, ogni tecnicismo è spiegato molto bene anche per i non addetti ai lavori.
Il romanzo fa riflettere molto dal punto di vista etico e morale specie nel finale che lascia l'amaro in bocca. Non poteva finire diversamente, stiamo pur sempre in Italia.