Dettagli Recensione
Cosa hai fatto per tutto questo tempo?
1982. Michele Balistreri ha 32 anni ed è un giovane commissario del quartiere Vigna Clara, situato nella parte nord di Roma.
Zona estremamente tranquilla, appartenente alla cosiddetta “Roma bene”, nel culmine degli anni di piombo è stata un punto di ritrovo dell’estrema destra, di cui Balistreri ha fatto parte durante il periodo universitario.
Uomo dal passato misterioso e dall’adolescenza turbolenta trascorsa in Libia, a Tripoli, Balistreri è un arrogante che non ama il proprio lavoro e si disprezza per essere diventato, grazie alle raccomandazioni del fratello, “servo di uno Stato” in cui non si identifica. Alla vita di ufficio preferisce la compagnia di una ragazza o una partita a poker con l’amico Angelo Dioguardi, che lavora alle dipendenze del cardinale Alessandrini, zio della fidanzata Paola, nel complesso residenziale di Via della Camilluccia, abitato da importanti figure ecclesiastiche e politiche. Una curiosa amicizia tra un cattolico fervente, Angelo, ed un cinico come Michele.
La routine viene spezzata dalla violenta morte di Elisa Sordi, studentessa diciottenne che lavorava per Angelo e per il cardinale, uccisa la sera della finale dei Mondiali tra Italia e Germania.
24 anni dopo, nel 2006, Balistreri è diventato capo della Sezione Speciale di Roma. La notte della finale tra Italia e Francia la madre di Elisa si getta dal balcone. Le due morti sono collegate?
“Tu sei il male”, primo libro di una trilogia, è un romanzo potente, di ampio respiro, capace di andare oltre alla narrativa di genere thriller.
Attorno alla figura di Balistreri, Costantini costruisce uno spaccato socio-culturale dell’Italia degli anni ottanta e duemila tra politica, corruzione, immigrazione, in una vicenda permeata di mezza verità e bluff, proprio come in una delle tante partite a poker affrontate dal protagonista.
La narrativa di genere, quando è di buon livello, si dimostra terreno fertile per un’analisi della società che ci circonda. L’autore utilizza avvenimenti straordinari, finzioni letterarie lontane dalla realtà di tutti i giorni, per parlare di problemi presenti ed attuali.
È una storia di personaggi sfuggenti, irrisolti, divorati da rimorsi e sensi di colpa, cambiati dal destino, sconfitti dalle circostanze.
Ho apprezzato la scelta dell’autore di non forzare la mano con numerosi e rocamboleschi colpi di scena, preferendo un’indagine suddivisa in capitoli corrispondenti a giornate lavorative tra interrogatori, piccoli indizi e una miriade di personaggi mediamente ben caratterizzati.
“Tu sei il male” è un libro accattivante, una delle migliori recenti sorprese nel nostro panorama letterario in termini di narrativa thriller, e spero che i due libri successivi della trilogia si mantengano sullo stesso livello.
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