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Riflessioni
Un oggetto e il suo riflesso, quale dei due è reale? Su quali basi si può decidere chi è l'uno e chi l'altro? Se realtà e finzione si mescolano, se in uno strano gioco delle parti l'una si riflette nell'altra per distorcere, per ingannare, per fregare chi tenta di leggere la verità, come riuscire a capire? Ecco l'indagine di Montalbano, attorniato da “specchi nemici” per riuscire ad abbagliare la sua percezione investigativa, per rifrangere il lume della giustizia e impedire che la verità venga a galla.
Un romanzo di rimandi, di apparenze, di situazioni ambigue dove il reale e la finzione sono una coppia di amanti a braccetto per disorientare e riuscire a moltiplicare le soluzioni plausibili. Bombe apparentemente sprecate in magazzini vuoti, amori misteriosi, cadaveri trucidati mettono a dura prova Salvo, sballottato e ammaliato, solo alla fine, facendo leva sul suo intelletto, ricostruirà, tassello dopo tassello il giusto puzzle. Ogni pezzo si incastrerà con il vicino riuscendo a mostrare il disegno sotto l'intricata vicenda.
Più noir che giallo, mostra ambientazioni cupe e crimini atroci tra cui si aggira un Montalbano in difficoltà, in salita per la verità, sempre più in balia degli altri che stenta a trovare il filo conduttore, afflosciato su se stesso con un'unica rivalsa: le schermaglie verbali con il dottor Pasquano.
Storia sempre più introspettiva, incentrata sul protagonista e la sua maturazione, la psicologia del Commissario diventa trama, narrazione, il suo giudizio diviene racconto, la sua morale è la morale del romanzo e del romanziere che con lui si identifica e che attraverso questo personaggio condanna o assolve l'umana società con i suoi vizi e le su virtù.
Romanzo piacevole tappa obbligata nella saga di questo “dottori” vigatese.