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I Bastardi sottotono
Amo i "bastardi", amo la Napoli che circonda il commissariato di Pizzofalcone, ma questa volta non ho trovato lo slancio dei romanzi precedenti nè il passo in avanti che mi aspettavo con il progredire della serie.
I poliziotti a cui mi sono da subito affezionata sono rimasti questa volta un po' troppo "al palo". Emarginati e come sempre a rischio chiusura (e questo va bene!) ma fin troppo avvitati nei loro problemi personali e nei loro limiti caratteriali a cui non sembra esserci rimedio. Pur non aspettando scelte rivoluzionarie o svolte improbabili, questa staticità rende i personaggi distanti, l'insieme cupo e quel che è peggio monotono.
Discorso simile mi sento di farlo per la trama dell'indagine. Ottima l'ambientazione universitaria, tra appartamenti di studenti fuori sede e laboratori di ricerca, ma stereotipati i personaggi di contorno.
Aspetto il prossimo!