Dettagli Recensione
Maschile e femminile
Ambivalente è la chiave di lettura di questo giallo, nel senso che sia i cacciatori sia gli inseguiti hanno sia un volto maschile che un volto femminile. Partiamo dai cacciatori: lui è un prete che riesce a scorgere la traccia invisibile che il male lascia sulle cose e lei è una fotorilevatrice della polizia che fotografa il vuoto. Gli inseguiti sono un bambino di sale ed una bambina di luce. E questa doppia faccia del maschile e femminile è l’aspetto più caratteristico di un giallo ben costruito, ben pensato, ben sviluppato e ben scritto. Sicuramente durante la caccia emerge un elemento, quello chiave del romanzo, che il lettore non si aspetta e che rappresenta il punto di svolta, sicuramente nel corso della storia la cura di molti particolari appassiona il lettore e la caratterizzazione dei personaggi è un continuo crescendo. Forse la suspence non è ai massimi livelli, o almeno non in tutte le parti del libro, forse il finale non è di quelli più sconvolgenti, forse la parte esoterica andava un po’ alleggerita. E’ indubbio che resta una validissima conferma di un autore italiano che si distingue nel panorama letterario attuale.