Dettagli Recensione
L'ombra del nazismo
Vichi Vichi Vichi, tu non me la conti giusta.
La storia, rispetto al precedente libro con protagonista il commissario Bordelli, è sicuramente molto più movimentata e questa volta durante la lettura ho pensato che questa volta Vichi avesse fatto un grande salto di qualità.
Invece la soluzione del caso è un po' troppo fortunosa, alcuni personaggi sono collocati ad hoc per essere d'ausilio all'economia della trama e sinceramente Bordelli va a trovarli proprio nei momenti più congenial eh eh eh Vichi non si bara col giallo.
Interessanti comunque gli sviluppi della vita privata dei vari protagonisti.
Altro neo, non è possibile che Bordelli beva e mangi come un maiale, o nei prossimi gli viene un infarto o avrà una super forma di colesterolo e diabete.
I riferimenti alla II° Guerra Mondiale, ed ovviamente al nazismo sono nostalgici ma in alcuni casi rallentano troppo la storia...ma in quest'opera vedrete potrebbe avere un ruolo determinante.
Peccato perchè questa volta ero convinto che l'opera era di sicuro valore, invece mi ritrovo a dare una sufficienza scontata.
Buona lettura a tutti.
Vichi tranquillo non mi arrendo voglio ancora leggerti.
Il Syd