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Crepe
Esiste un essere umano che sia privo di punti deboli? Se c’è una cosa certa al mondo è che la risposta a questa domanda è no. “La Relazione” di Andrea Camilleri racconta la disperata ricerca del punto debole di un semplice uomo, Mauro Assante, da parte di un misterioso gruppo di persone apparentemente senza scrupoli e con la chiara intenzione di distruggerlo. Mauro è un ispettore bancario e sta scrivendo una relazione su un istituto che egli stesso ha ispezionato e che ha mostrato d’avere più che dei semplici problemi legali. Sarà proprio durante la stesura di questa relazione che la vita di Mauro si sconvolgerà al punto da diventare impossibile, diventando palcoscenico di inspiegabili eventi. Alla ricerca di quella crepa nel suo animo.
Il libro si lascia ben leggere e scorre via veloce, grazie anche alla mole ridotta e ai caratteri abbastanza grandi. Lo stile di Camilleri è molto scorrevole e coinvolgente, accompagnato da una buona dose di tensione e qualche colpo di scena. Di certo un personaggio come Montalbano non sarebbe potuto uscire dalla penna di uno scrittore qualunque.
Quel che è noto è che siamo creature fragili. Basta ben poco a distruggerci, giusto una buona dose di cattiveria unita a un animo volenteroso. Una volta preso di mira non v’è scampo per chi, come il protagonista, non accetta compromessi, o almeno non tutti. L’oblio si spalanca di fronte ai nostri occhi eppure ci ostiniamo a non volerlo vedere, illudendoci che la vita sia ricca di equivoci e che tutto vada sempre per il verso giusto. Ci ostiniamo a credere che persone capaci di ogni cosa pur di salvaguardare il proprio interesse non possano esistere, soltanto perché noi stessi non ne siamo capaci. Chiamiamola ingenuità, ma sarebbe più appropriato chiamarla stupidità. Persone di tal sorta esistono, e sono in grado di penetrare nelle più profonde crepe della nostra anima, sulle quali infieriranno in modo da farci crollare miseramente. Quando la realtà dei fatti ci viene sbattuta in faccia è quasi sempre troppo tardi e ci troviamo a fare i conti con le spesso tragiche conseguenze. Quando tutto è perduto, diverse sono le reazioni, variano da uomo a uomo, e la reazione del metodico e pacato Mauro Assante vi stupirà. Dalla breccia che hanno trovato nel suo animo, verrà fuori una bestia che fino ad allora era stata celata nell'oscurità.
“C’è un signore che gira per Roma, dalla mattina fino a notte inoltrata. E’ un cinquantenne distinto, sempre con la cravatta, cortese e gentile. Si vede da lontano un miglio che è una persona perbene.”
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In effetti non c'è da stupirsi se sempre più spesso alcune persone perdono il lume della ragione e imbracciano le armi per reagire alle vessazioni quotidiane. Casi realmente accaduti, come quello di Montecitorio o l'altro al palazzo di Giustizia di Milano. L'esasperazione e la disperazione sono un mix pericoloso.... e siamo arrivati veramente al limite della sopportazione: non giustifico chi reagisce con la violenza, ma comincio a capire come si origina. Camilleri colpisce nel segno!
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