Dettagli Recensione
un buon romanzo ma De Giovanni deve rinnovarsi
DE Giovanni rimane fedele a se stesso in questo nuovo episodio della saga del commissariato di Pizzofalcone. il giallo è di tipo tradizionale ( diversi sospettati per un duplice omicidio , fratello e sorella , lui promettente ricercatore universitario, lei aspirante modella ), i dialoghi rimangono godibili, le descrizioni della città di Napoli accurate, la qualità di scrittura rimane notevole e ben al di la' della media dei giallisti in circolazione . Tutto perfetto ? Direi di no. De Giovanni, secondo il mio parere , ha trovato il filone d'oro e , come molti scrittori, non riesce o non vuole più evolversi o sperimentare. Alcune tecniche narrative da lui utilizzate (" affidare" ai sospetti dei monologhi interiori , descrivere i pensieri e le azioni dei vari protagonisti del commissariato in alcuni momenti della giornata, descrivere come le condizioni climatiche influenzino l'umore dei protagonisti ) mostrano un pò la corda , le vite dei vari protagonisti vengono descritte ormai in modo ripetitivo e alcune volte quasi stucchevole ( é possibile che Aragona , sul lavoro un esibizionista quasi burino non confessi il suo amore alla cameriera dell'albergo ? è credibile che Loiacono venga corteggiato da due donne da 3 romanzi ? che il commissariato risolva un caso dopo l'altro e sia sempre sul punto di essere chiuso ? ). Queste inverosimiglianze del racconto e queste pigrizie dello scrittore non cancellano comunque il piacere di leggere un buon giallo scritto con metodo e buona scrittura