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Non solo malaria
Intorno agli anni Venti del secolo scorso, nelle terre comprese tra il ravennate ed il ferrarese si moriva di malaria e di febbri terzane, si viveva infradiciandosi le ossa nelle risaie e raccogliendo negli stagni canne, giunchi e canapa.
Si viveva in umili bicocche o in capanne, ci si accoccolava su un pagliericcio fradicio di umidità, si divideva un pugno di polenta tra tante bocche.
Una natura ostile, un paesaggio che in inverno si avvolge nelle nebbie e nei vapori dei canali, un'aria densa che ti entra nella viscere.
Un paesaggio animato da spiriti, una terra con cui gli abitanti hanno imparato a convivere, percependone i battiti.
Eraldo Baldini tratteggia in poche pagine un quadro splendido, rappresentando un territorio difficile ed una schiera di uomini e donne incatenati alle radici di un mondo scandito dai suoi ritmi, dalle sue tradizioni, dalle sue usanze e credenze.
Sono povere anime quelle fotografate dall'autore, persone veraci intrappolate in una vita di estrema durezza, flagellati nel corpo e oppressi dai soprusi dei potenti, siano essi proprietari terrieri o squadristi che possiedono poteri di vita e di morte nell'epoca di cui si narra.
Un lavoro magistrale per l'accuratezza della ricostruzione grazie alla quale quel disagio e quella sofferenza bloccano il respiro anche al lettore; un panorama grigio e fumoso, dove sembrano materializzarsi gli spiriti maligni dipinti dalla tradizione popolare, pronti a chiamare a sé chiunque calpesti quelle terre melmose.
Eppoi, come se non bastasse, alla natura infausta si associa la crudeltà umana, l'egoismo ed il cinismo.
Una lettura forte, di ottimo spessore per ricordare luoghi e tempi passati.
Una scrittura nitida a cui non servono artifizi letterari per far esplodere tutto il suo contenuto.
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Commenti
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Non conosco l'autore. E' parecchio importante, a questo punto, il ' passaparola ' .
La recensione, come al solito, è ottima :)
prima lettura di Baldini per me.
questo romanzo mi ha regalato tanto; sono entrata in punta di piedi nella storia e strada facendo ne sono rimasta invischiata.
Apprezzo gli autori che raccontano un pezzo di storia del nostro paese!
la zona oggi è bellissima (posso segnalare queste foto, di una recente escursione?
http://www.malgradopoi.it/fotografia/il-delta-del-po ) e il tuo commento -unito a quello di Alessandro - molto invitante... :-)
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